
Renault si sta stagliando sulla scena dell’automobile globale come una fucina di idee, un centro di sperimentazione volitivo e proiettato con coraggio verso il futuro. Sembra proprio che le sfide che riguardino il domani delle quattro ruote non facciano paura al costruttore transalpino, che ha messo sul piatto un altro eccellente progetto chiamato: Renault Emblème. Questa concept car, che potrebbe entrare in produzione a partire dal 2028, è una sorta di laboratorio su gomma perché mette insieme tantissime innovazioni, a cominciare dalla scelta della doppia alimentazione elettrica-idrogeno. Inoltre, la sua attenzione nella ricerca di materiali sostenibili è un altro capitolo che mira a un livello ancora maggiore di decarbonizzazione. Dunque, dato che l’abbiamo potuta toccare con mano in anteprima vicino a Parigi, passiamo a raccontarla.
La filosofia alla base di Renault Emblème
La filosofia alla base di Renault Emblème è olistica: nessun componente della decarbonizzazione viene considerato isolatamente. L'approccio adottato abbraccia l'intero ciclo vitale del veicolo, concentrandosi su cinque aree cruciali: eco-design, scelta delle risorse, produzione, utilizzo e fine vita. Sviluppata da Ampere, l'entità del Gruppo Renault dedicata ai veicoli elettrici intelligenti, la Emblème rappresenta una visione completa di un veicolo per le famiglie a basse emissioni di carbonio, dall'inizio alla fine del suo percorso. Il risultato tangibile di questo impegno è l’abbassamento del 90% delle emissioni di gas a effetto serra (CO2e) sull'intero ciclo di vita rispetto ai modelli di riferimento del 2019, come ad esempio la Captur. Questo traguardo ambizioso è stato raggiunto grazie a specifiche rigorose che hanno guidato ogni scelta tecnica, tecnologica e stilistica.

L'adozione di una metodologia basata sull'analisi del ciclo di vita del veicolo (Life Cycle Analysis, LCA) è fondamentale per quantificare l'impatto ambientale in ogni fase, dall'estrazione delle materie prime al riciclo. Questo strumento scientifico multicriterio, adottato dal Gruppo Renault, permette di calcolare il potenziale di riscaldamento climatico connesso alle emissioni di gas a effetto serra, misurate in CO2 equivalente (CO2e) per veicolo. Il Gruppo Renault ha scelto di basare i propri calcoli sui consumi reali dei suoi veicoli per 200.000 km e 15 anni. Mentre la Renault Megane E-Tech Electric presenta un risultato di 25 tonnellate di CO2e, significativamente inferiore ai 50 tonnellate di un Captur benzina del 2019, Renault Emblème raggiunge l'impressionante cifra di sole 5 tonnellate di CO2e dall'inizio al fine vita, una riduzione di circa il 90%. Questo risultato, calcolato e verificato da esperti indipendenti dell'IFPEN (Institut Français du Pétrole et Energies Nouvelles), testimonia l'efficacia dell'approccio di Renault.
Ricerca della riduzione di CO2
L'eco-design rappresenta un approccio complessivo che ha guidato lo sviluppo di Renault Emblème fin dai primi schizzi. La ricerca della riduzione di CO2e è stata capillare, coinvolgendo ogni aspetto, dal design del profilo al processo di produzione dei materiali interni e alla progettazione del gruppo motopropulsore. La massa del veicolo è stata attentamente controllata (1.800 kg) per minimizzare l'impatto ambientale a tutti i livelli. Un risultato notevole è la riduzione del 70% della carbon footprint per la produzione dei materiali. Sette materiali e componenti (batteria, acciaio, alluminio, polimeri, componenti elettronici, pneumatici, cella a combustibile e serbatoio) rappresentano il 90% della carbon footprint, e per ognuno di essi sono state adottate soluzioni innovative grazie alla collaborazione con oltre venti partner specializzati:

- AKWEL: ha riprogettato le maniglie delle porte con un approccio eco-design, riducendone peso ed emissioni;
- ArcelorMittal: ha fornito acciai altoresistenziali e per stampaggio a caldo con un elevato contenuto circolare e provenienti da fonti rinnovabili;
- Autoneum: ha sviluppato componenti termoacustici monomateriale in poliestere 100% riciclabile, riducendo la carbon footprint del 70%;
- Constellium: ha fornito porte in alluminio combinando alluminio primario a basso contenuto di carbonio e alluminio riciclato;
- Dicastal: ha progettato cerchi in lega leggeri con il 70% di alluminio proveniente dall'economia circolare;
- Forvia: ha realizzato rivestimenti interni con materiali riciclati e naturali come lino e fibre d'ananas, che agiscono anche come "pozzi di carbonio". I fari di Forvia Hella utilizzano lenti di fresnel e materiali riciclati e biologici per dimezzare le emissioni di CO2e;
- Michelin: ha sviluppato pneumatici ottimizzati per l'aerodinamica con una ridotta resistenza al rotolamento;
- OP Mobility: ha prodotto il serbatoio dell'idrogeno in fibra di carbonio con energia a basso contenuto di carbonio:
- STMicroelectronics: ha fornito la tecnologia SiC per l'inverter di trazione, riducendo le perdite di energia;
- Valeo: ha sviluppato un sistema di tergicristalli innovativo con motore brushless e componenti polimerici stampati in 3D, riducendo le emissioni di CO2e del 60%;
- Verkor: ha progettato la batteria che consente una riduzione del 72% delle emissioni di carbonio grazie a processi produttivi ottimizzati e all'uso di energia a basso contenuto di carbonio.
Aerodinamica e tecnologia guidano il progetto
L'aerodinamica gioca un ruolo cruciale nell'efficienza di Renault Emblème. Il design esterno, che unisce sportività ed eleganza, è stato ottimizzato grazie alla tecnologia digital twin e agli strumenti di simulazione della scuderia BWT Alpine F1 Team, raggiungendo un Cx di 0,25 e un sCx di 0,60. La vettura è priva di retrovisori, sostituiti da telecamere, e presenta tergicristalli nascosti e maniglie touch-sensitive integrate. Elementi aerodinamici attivi, come le alette anteriori e il diffusore attivo ispirato alla Formula 1, si adattano alle condizioni di guida per minimizzare la resistenza aerodinamica.

L'abitacolo high-tech di Renault Emblème è progettato come un invito al viaggio. L'elegante display curvo OpenR panorama, con una dimensione di 1,2 metri, offre un'esperienza multimediale inedita. L'interfaccia utente è intuitiva, con un secondo touchscreen e comandi al volante. La tecnologia a bordo è discreta, in linea con lo spirito Shy Tech, con comandi digitali e vocali e un design minimalista. L'efficienza energetica è garantita dalla disattivazione automatica dei LED nelle zone nere del display (local dimming) e da un bilanciamento tra comandi fisici e digitali. Un inedito impianto audio immersivo con 14 altoparlanti, firmato da Jean-Michel Jarre, offre un'esperienza sonora emozionante. Meglio di un concerto dal vivo.
Motore elettrico e a idrogeno: una primizia
La motorizzazione 100% elettrica con una doppia alimentazione elettricità-idrogeno rappresenta una soluzione innovativa per massimizzare la decarbonizzazione durante l'utilizzo. Questa architettura permette di combinare i vantaggi delle due tecnologie, offrendo una maggiore autonomia (fino a 1.000 km) con tempi di rifornimento rapidi per l'idrogeno. La vettura è dotata di un motore elettrico a rotore avvolto da 160 kW, alimentato da una batteria NMC da 40 kWh e da una cella a combustibile PEMFC da 30 kW, alimentata da un serbatoio di idrogeno a basso contenuto di carbonio da 2,8 kg. In un viaggio standard, la maggior parte dell'energia è fornita dalla cella a combustibile, con zero emissioni allo scarico.
Renault Emblème è progettato per una produzione locale e responsabile, con il gruppo motopropulsore realizzato in Francia, nel polo Ampere ElectriCity.
Il Gruppo transalpino si impegna a ridurre le emissioni di CO2e derivate dalla produzione del 62% entro il 2030, puntando su energie rinnovabili ed efficienza energetica. L'obiettivo finale è la neutralità carbonica dei siti produttivi. Assolutamente sbalorditivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.