Come Volvo è diventata sinonimo di sicurezza

Volvo è stata fondata intorno al primario concetto di sicurezza, un caposaldo valido ancora oggi e fortificato intorno alla pubblicità

Come Volvo è diventata sinonimo di sicurezza

Dalla fredda Svezia fino alle strade di tutto il globo, Volvo ha sempre portato avanti una bandiera unica: quella della sicurezza. Il fatto che al Brand scandinavo venga appiccicata addosso l’etichetta di auto sicura è un fattore quasi proverbiale, tanto che nel linguaggio comune l’espressione “sicura come una Volvo” ha sconfinato ben oltre il campo delle quattro ruote. Ma come hanno fatto i tecnici svedese a costruire una così solida fama, che a ben vedere è del tutto meritata? Per capire come si è giunti a questo invidiabile punto bisogna fare un tuffo nella storia del marchio, scandagliarne le pagine più remote e via via scorrere fino ai giorni nostri, in cui innovazione e pubblicità hanno rappresentato un connubio seducente e perfettamente funzionante.

Un caposaldo fin dalla fondazione

Nel lontano 1927, Assar Gabrielsson e Gustaf Larson, unirono i propri intenti fondando la Volvo Car Corporation, che fin dal primo istante si riuniva intorno a un caposaldo divenuto vero marchio di fabbrica: “Le automobili sono guidate da esseri umani, perciò il principio che deve indirizzare il nostro lavoro è, e deve rimanere, la sicurezza”. Ed ecco qui che compare per la prima volta il termine sicurezza, elemento che non uscirà mai dalla mentalità e dalla filosofia costruttiva delle vetture svedesi. Intorno a questo concetto basilare sono state concepite tutte le auto che in più di novant’anni di storia hanno calpestato le strade di tutto il globo, dal freddo nord Europa ai più desertici scenari dell’Australia. I tecnici della Volvo si sono distinti in questo lunghissimo tempo in oltre 75 innovazioni differenti nel campo dell’applicazione della sicurezza nelle automobili, con molti brevetti che sono stati poi donati a titolo gratuito all’umanità, affinché tutti potessero applicare gli stessi concetti di sicurezza. L'essere umano e la sua salvaguardia sono al centro della visione del Brand.

Le grandi innovazioni di Volvo

Abbiamo accennato al fatto che sono almeno 75 le innovazioni portate all’automotive da Volvo per fortificare l’applicazione della sicurezza nelle quattro ruote. Le prime, senza dubbio, sono l’introduzione della cellula di sicurezza che irrobustisce l’abitacolo e il parabrezza laminato, entrambi sviluppati e fatti esordire sulla Volvo PV 444, sfruttando un’idea da reali precursori quando eravamo ancora in un momento di relativa diffusione del veicolo, quali sono stati gli anni ‘40 del secolo scorso. La più grande soluzione di tutte, però, può essere considerata a buon titolo la cintura di sicurezza a tre punti di ancoraggio, fatta esordire nel 1959, e ritenuta come una delle invenzioni che hanno salvato più vite umane in tutta la storia della civiltà umana. Altri magnifici esempi di dispositivi di sicurezza sono il seggiolino per bambini rivolto all’indietro, progettato e provato nel 1964 (introdotto poi 1972) e il SIPS (Side Impact Protection System) per la protezione dagli impatti laterali, del 1991. Queste scelte, queste idee, queste pionieristiche introduzioni hanno consolidato il prestigio di Volvo e, di fatto, l’hanno portata nell’olimpo dell’industria automobilistica mondiale, delineando di conseguenza un target di clienti specifico: il buon padre di famiglia che prima di tutto vuole la certezza di girare con i suoi cari su un’auto, che è solida come una quercia e che in caso di urto possa far uscire i suoi occupanti con meno danni possibile.

Volvo PV444
Volvo PV444

Il Road Traffic Accident Research Team

Un altro baluardo di Volvo è la nascita nel 1970 del Road Traffic Accident Research Team, una squadra con il compito di monitorare e studiare gli incidenti in cui sono state coinvolte auto Volvo. Questa schiera di esperti ha permesso in maniera eccezionale, da più di quarant’anni, alla ricerca e alla progettazione Volvo in termini di sicurezza attiva e passiva. Lo sviluppo di innovative soluzioni di sicurezza non si è mai arrestato e negli ultimi anni si è concretizzato nell'adozione di molti dispositivi, introdotti prima di ogni altro concorrente. Tra le più recenti novità c’è la scelta di auto limitare i propri veicoli a una velocità massima di 180 km/h, a seguito di rigorosi studi che hanno indicato l’alta velocità come causa del 25% degli incidenti mortali, mentre altri sistemi come il monitoraggio della salute psicofisica del guidatore con l’applicazione di varie telecamere è figlia delle più recenti scoperte tecnologiche.

Volvo 244
Volvo 244

L’importanza della pubblicità

La pubblicità ha giocato un ruolo decisivo nell’affermazione di Volvo come costruttrice di auto sicure. Ci sono state nel passato delle campagne di informazione che recitavano: “Sceglila per la sicurezza. Poi, chiedile tutto, nel gusto della guida!”, come quella che aveva protagonista la 244 nel 1978. Geniale anche lo slogan utilizzato per la commercializzazione della V60 che recitava così: “Per la sicurezza di ogni persona”. Più recentemente è nato un claim che lanciava questo messaggio: “L’auto che ti protegge, come tu progetti gli altri”; che è quello che fu destinato alla XC90. Insomma, il reparto marketing di Volvo Cars ha svolto bene il suo compito, trasmettendo prima di tutto il messaggio che le loro auto erano (e sono) prima di tutto sicure, anche più della concorrenza, e in secondo luogo pure belle da guidare.

Questo ha consentito di forgiare una reputazione unica, nobile e solida, formando una tipologia di cliente particolare che comprerebbe una Volvo sempre e comunque, perché la vita è una soltanto e va rispettata e tutelata, anche quando ci si trova al volante di una bella macchina.

Volvo XC90
Volvo XC90

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