
Investimenti record a 3 miliardi, basso debito, il 50% di produzione da energia rinnovabile e una crescita del 18% sul mercato libero. È un 2024 da incorniciare quello presentato ieri dall'ad Renato Mazzoncini a corredo di conti di bilancio con il segno più. Una base solida che permette al gruppo di programmare per i prossimi mesi non solo una crescita organica, ma anche nuovi progetti: «Siamo aperti a nuove acquisizioni che riguardano lo sviluppo del gruppo nei vari settori chiave, dalle reti all'idrico, dall'ambiente al gas». Non solo. Mazzoncini ha ammesso «di aver avviato i primi colloqui con Enel per capire le possibili sinergie di una newco delle connessioni», progetto da un miliardo annunciato dall'ad di Enel Flavio Cattaneo qualche mese fa.
Insomma, il 2025 dell'utility lombarda sarà alla finestra in molti settori, seguendo fedelmente il piano industriale, ispirato dal manifesto Draghi, e orientato alle reti e allo sviluppo green.
D'altra parte, la potenza di fuoco non manca: A2a ha raggiunto una «crescita importante degli obiettivi finanziari con 816 milioni di utile (+29%) e con un dividendo in crescita a 313 milioni (0,10 euro ad azione), ma il rapporto di redistribuzione è poco più del 35%, e il resto rimane per la crescita aziendale», ha detto Mazzoncini. E in tutto questo, il debito non preoccupa: la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2024 è di 5,8 miliardi. Bene anche i margini: l'ebitda è 2,3 miliardi (+18%). Mentre i ricavi sono scesi del 13% a 12,8 miliardi per effetto del calo dei prezzi energetici. In ottica verde, nel 2024 A2a ha raggiunto il traguardo di circa il 50% di produzione di energia tramite le rinnovabili, per la prima volta nella storia. «Abbiamo azzerato completamente il carbone già dall'anno scorso, chiudendo gli impianti», ha detto l'ad ricordando di aver raggiunto 6,9 Twh di energia prodotta da fonti rinnovabili e puntando, nel 2025, a100 megawatt di rinnovabili di nuova generazione.
Sempre nel 2025 atteso un utile tra 0,68-0,70 miliardi e un ebitda tra 2,17 e 2,20 miliardi.All'assemblea del 29 aprile la società proporrà agli azionisti un piano di azionariato diffuso a 3 anni e si ipotizza che il piano di buyback possa arrivare a 9 milioni di azioni.
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