
La soluzione è in assoluto tra le più promettenti, in grado di combinare la produzione di energia pulita con la salvaguardia delle attività agricole. Con l'installazione di pannelli solari sopra le coltivazioni, l'agrivoltaico permette infatti di ottimizzare l’uso del suolo senza sottrarre spazio all’agricoltura. Nel comune di Montalto di Castro (Viterbo), nel Lazio, Plenitude ed Infrastrutture S.p.A., attraverso la joint venture Hergo
Renewables, hanno investito proprio in questa tecnologia e completato la realizzazione di un nuovo impianto agrivoltaico da circa 37 MW.
L’impianto è oggi operativo, con benefici già stimati: esso produrrà annualmente più di 70 GWh di energia elettrica, pari al fabbisogno
annuale di oltre 22mila famiglie e andrà ad arricchire il portafoglio di Plenitude per la produzione di energia rinnovabile in Italia, Paese nel quale la Società ha attualmente oltre 1GW di capacità installata. Questa operazione - si legge in una nota della controllata di Eni - è solo il primo passo di una più ampia pipeline di progetti solari di Hergo Renewables, che si estende sia in Italia sia in Spagna.
"Siamo orgogliosi dell’entrata di esercizio dell’impianto di Montalto di Castro, uno dei nostri più grandi parchi fotovoltaici in Italia, che conferma l’impegno di Plenitude per la crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili nel Paese, in linea con l’obiettivo della Società di raggiungere i 10 GW di capacità installata da fonti rinnovabili entro il 2028", ha dichiarato Paolo Bellucci, Responsabile Rinnovabili di Plenitude in Italia. Pier Francesco Rimbotti, Amministratore Delegato di Hergo Renewables, ha invece rimarcato il beneficio concreto che l'iniziativa porterà a oltre 22 mila famiglie italiane con la fornitura di energia pulita.
Per la realizzazione del progetto, Hergo Renewables ha inoltre collaborato con il National Biodiversity Future Center (Nbfc), coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), con l'obiettivo di garantire il pieno rispetto della biodiversità del territorio in cui sorge l’impianto. L’Nbfc, primo centro di ricerca italiano sulla biodiversità, finanziato con fondi dell’Unione Europea NextGeneratioEU con il compito di conservare, ripristinare, monitorare e valorizzare la biodiversità italiana e mediterranea, è sostenuto da circa 2mila scienziati e 48 istituzioni tra cui il Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Università della Tuscia, l’Università di Pavia, l’Università La Sapienza e l’Università del Salento.
"Il completamento dell’impianto agrivoltaico di Montalto di Castro rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile, coniugando innovazione tecnologica ed esigenze ambientali", ha commentato Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche. E infine: "Siamo contenti di contribuire a questa iniziativa attraverso il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il National Biodiversity Future Center, lavorando insieme a Plenitude, Infrastrutture S.p.A., Hergo Renewables e l'Università della Tuscia per sviluppare soluzioni basate sulla natura che favoriscano la coesistenza tra produzione di energia e tutela della biodiversità".
L'Italia è tra i Paesi europei che stanno investendo maggiormente in
agrivoltaico e la più recente installazione a Montalto di Castro si inserisce proprio in questo contesto di sviluppo di una soluzione dalle grandi potenzialità, vista anche la forte vocazione agricola di molte zone della Penisola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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