Nel 2022 il mercato dell’AI ha registrato in Italia un valore di 500 milioni di euro, si tratta del 32% in più rispetto all’anno precedente. Il 61% delle grandi aziende del paese ha avviato almeno un progetto dedicato all’AI e il 42% ne ha più di uno operativo. Il 34% di queste ha a disposizione le risorse e le competenze tecnologiche per produrre quando studiato. I dati dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano raccontano un mercato in continua implementazione.
Le imprese coinvolte
Per quanto riguarda le piccole medie imprese il 15% ha già avviato un progetto che riguarda l’intelligenza artificiale e una su tre è pronta ad avviarlo nei prossimi tre anni. L’incremento è notevole, soprattutto se si considera che nel 2018 la cifra si attestava attorno ai 210 milioni di euro.
Le aree di riferimento e l’AI come sostituto di alcune professioni
Per quanto riguarda i settori di riferimento, l’AI riguarda per il 34% del mercato italiano l’Intelligent Data Processing. Sostanzialmente si tratta di raccogliere e analizzare i dati che serviranno a organizzare la gestione aziendale e a prevedere gli investimenti. Questo processo potrebbe sostituire i normali software che svolgono la medesima funzione e di conseguenza sarebbe necessario un cambio di rotta dell'offerta. Il 32% del mercato AI, invece, riguarda l’interpretazione del linguaggio, sia scritto che parlato. A questo proposito vengono inserite soluzioni NLP, Natural Language Processing, e Chatbot che rispondono alle richieste degli utenti. È immediato comprendere come queste funzionalità potrebbero in futuro porsi come alternativa ai normali sistemi di assistenza online dove il lavoratore è a disposizione del cliente via chat. L’Intelligenza Artificiale si occupa anche di Recommendation System, si tratta di un software di filtraggio dei contenuti che crea delle raccomandazioni personalizzate specifiche per l’utente così da aiutarlo nelle sue scelte. Il 19% del mercato italiano è dedicato agli algoritmi AI. Il 10%, invece, riguarda l’analisi di contenuti di immagini per alla sorveglianza e la sicurezza in luoghi pubblici e le diverse metodologie di monitoraggio delle linee di produzione industriali. Il restante 9% si occupa di trovare soluzioni di Intelligent Robotic Process Automation che consentono alle aziende di automatizzare i processi eliminando attività ripetitive, monotone e di routine.
Il parere degli italiani
Complessivamente solo il 19% della popolazione sembrerebbe contraria all’inserimento dell’AI nelle attività professionali. È noto come effettivamente una parte degli intervistati teme che l’algoritmo altamente innovativo possa sostituire determinate figure professionali.
Un’altra indagine firmata Youtrend sottolinea che il 54% della popolazione italiana è impreparata in ambito di Intelligenza Artificiale. La percentuale aumenta al 64% per la categoria over 55 e questa fascia d’età è convinta che servirebbero normative e regolamentazioni specifiche
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