Ala fa volare il business della supply chain

Ala opera sul mercato internazionale della distribuzione di prodotti e componentistica per l’industria aeronautica, aerospaziale e difesa assicura ai clienti la consegna dei componenti in tempi record

Ala fa volare il business della supply chain
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La loro è una di quelle storie di successo che testimoniano come anche il Sud d’Italia sia capace di competere a livello internazionale, in barba al dualismo Nord-Sud che da sempre caratterizza la storia – anche quella imprenditoriale – del nostro Paese. Attiva in un settore di nicchia ma di enorme importanza strategica, quello della fornitura a società dell’aeronautica e dei trasporti di prodotti essenziali per la loro attività, l’azienda campana Ala è infatti tra i leader in Europa nella supply chain per l’aerospazio, la difesa, le ferrovie e l’high-tech. Che si tratti di bulloni in lega speciale per un aereo o di un dado capace di resistere ad altissime sollecitazioni in termini di temperature e vibrazioni per l’industria spaziale, Ala assicura ai propri clienti la consegna in tempi rapidissimi di tutto ciò di cui loro hanno bisogno.

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Fulvio Scannapieco, Presidente di Ala

Prodotti stoccati e pronti per la consegna Just in Time

Una sorta di versione aziendale di Mr. Wolf, il personaggio che interveniva per risolvere qualsiasi tipo di problema nella pellicola Pulp Fiction di Quentin Tarantino, il cui segreto sta nella capacità di individuare le reali esigenze dei clienti, pianificare in modo accurato i loro fabbisogni per poi acquistare una serie di prodotti che verranno stoccati nei magazzini di Ala in modo da essere pronti per la consegna Just in Time nel momento in cui il cliente dovesse chiederli.

Garantiamo anche una fondamentale attività di controllo qualità ed eventualmente collaudo, consegnando il bene direttamente sulle linee di produzione del cliente quando questo ne ha bisogno”, sottolinea il presidente di Ala, Fulvio Scannapieco. È lui, insieme a Vittorio Genna, vicepresidente di Ala, ad aver fondato la società nel 2009 e ad aver
deciso di mantenere la sede a Napoli anche dopo la rapidissima crescita segnata dall’azienda nei primi anni di attività, che l’hanno portata ad approdare presto sul mercato internazionale della distribuzione di prodotti e componentistica per l’industria aeronautica, aerospaziale e difesa e a quotarsi in Borsa nel 2021.

La scelta di restare a Napoli invece di trasferirsi a Londra

In molti quando la società riuscì a concludere le prime acquisizioni dicevano che per motivi fiscali ci saremmo sicuramente trasferiti a Londra o comunque all’estero”, spiega, aggiungendo che la scelta di lasciare il cuore del business a Napoli è stata al tempo stessa sentimentale ed economica. Se da un lato è innegabile che il legame dei due imprenditori con il territorio sia molto forte, dall’altro è anche vero anche che la stragrande maggioranza della forza lavoro arriva dal politecnico di Napoli. Il fatto di essere l’unica società presente a Napoli ad offrire un servizio di
supply chain che opera a livello internazionale, consente inoltre un grosso vantaggio competitivo. "Dal punto di vista finanziario piazze come Milano offrono l’opportunità di ampliare i contatti, ma l’orgoglio di riuscire a valorizzare le origini e a contribuire alla crescita del territorio non ha uguali”, sottolinea Scannapieco.

La crescita passa dalle acquisizioni

L’ultimo tassello in ordine di tempo aggiunto dall’azienda al percorso di crescita avviato da oltre un decennio è stata l’acquisizione del Gruppo S.C.P. Sintersa specializzato nella progettazione, produzione e assemblaggio di electrical interconnection systems. Un’operazione che ha consentito ad Ala di approdare anche sul mercato spagnolo, ampliando ulteriormente una presenza all’estero che era già consolidata in Europa, Israele e Nord America. Oggi la società può contare sul talento di oltre 500 persone e sulla forza di una rete di uffici commerciali in forte espansione.


"Nel breve periodo l’Europa resta il focus, ma nel lungo termine pensiamo possano diventare interessati anche i mercati asiatici, come quello cinese e indiano, che crescono a una velocità molto elevata e che presumibilmente avranno sempre più bisogno di velivoli e mezzi di trasporto e quindi rappresenteranno per noi un’opportunità da cogliere”, conclude Scannapieco.

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