Roberto Righi da luglio 2021 ha preso le redini di Prometeon raccogliendo una sfida ambiziosa. Se dovesse descrivere l'essenza dell'azienda di cui è CEO, che parole userebbe?
«Tra i premium player siamo gli unici totalmente focalizzati sul segmento di business degli pneumatici per il settore industriale e per le applicazioni per agricoltura e off the road ed è quello che ci differenzia dagli altri in maniera significativa».
Quale strategia avete in programma per raggiungere l'obiettivo dei 2 miliardi di fatturato nel 2030?
«Stiamo definendo gli investimenti nel piano industriale che coprirà i prossimi cinque anni, ma i due capisaldi attorno a cui si svilupperà la nostra strategia sono il consolidamento del brand Prometeon come marchio di prodotto e un più efficace bilanciamento del nostro footprint industriale e commerciale. Di sicuro ci aspettiamo di crescere in termini di quota di mercato in Europa, dove abbiamo già una presenza adeguata, e nel Nord America, dove possiamo fare molto di più perché siamo appena partiti. Stiamo facendo un'operazione non scontata, a volte ci definiamo outsider o underdog, ma abbiamo le carte per potercela fare».
Avete da poco lanciato la Serie 02, la vostra nuova generazione di pneumatici premium, per la prima volta a brand Prometeon.
«La Serie 02, lanciata per la prima volta nel 2022 con il Prometeon-engineered e da quest'anno totalmente brandizzata Prometeon per i mercati egiziano, mediorentale, nordafricano, turco ed europeo, è il primo prodotto totalmente sviluppato, ingegnerizzato e industrializzato al nostro interno dopo lo spin off da Pirelli. Il mercato non solo ha riconosciuto che si trattasse di un prodotto effettivamente migliore rispetto ai precedenti ma ha apprezzato soprattutto la nostra capacità di portare innovazione nel mercato da azienda indipendente».
Processo di rebranding e sponsorizzazioni, due punti chiavi per voi.
«Gli accordi di sponsorizzazione non fanno il brand ma contribuiscono a posizionarlo e a renderlo più visibile e riconoscibile. E ci permettono anche di coinvolgere clienti, collaboratori e dipendenti in attività che altrimenti non potrebbero fare».
Nuova sede al SuperLab di Bicocca con grande attenzione al benessere dei dipendenti. Come mai questa scelta?
«Sono convinto che le persone che lavorano in un contesto aziendale sano siano messe nelle condizioni migliori per poter esprimere al meglio il loro potenziale, il che non solo è utile al business, ma è anche un principio che trovo giusto».
Un altro capitolo che vi sta a cuore è quello della sostenibilità.
«La sostenibilità ormai è qualcosa che non deve nemmeno più essere un pezzo della strategia dell'azienda ma un pezzo della cultura dell'azienda.
Da tre anni il nostro rating è certificato dall'ente indipendente Sustainalytics ed è in costante miglioramento nel triennio 2022-2024 collocandoci al terzo posto su 31 nella subindustry Tires, un altro segnale molto importante per noi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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