Un colloquio"franco cordiale e costruttivo" quello che si è svolto oggi a Bruxelles tra il ministro dell'Economia e finanze Giancarlo Giorgetti e la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager. Sul tavolo il progetto di acquisizione graduale di Ita da parte del gruppo tedesco Lufthansa: il vertice non ha portato ancora a risultati risolutivi, anche se le trattative sembrano indirizzate verso una "traiettoria positiva". Secondo quanto reso noto dal Mef, il titolare del Tesoro ha posto l'accento sull'importanza del rispetto dei tempi della decisione da parte della Commissione europea per garantire un futuro positivo alla compagnia aerea italiana, nonché ai suoi lavoratori e ai viaggiatori. Le parti sottoporranno nei tempi dovuti alcuni ulteriori ulteriori rimedi, per rispondere alle preoccupazioni sollevate dalla Commissione, compresa la questione di alcune rotte.
Domani scade il termine entro cui Lufthansa e il Mef hanno la possibilità di presentare alla Commissione Ue i “rimedi” alle tre preoccupazioni avanzate dalla Vestager. Le criticità riguardano la concorrenza nello scalo di Milano Linate, il city airport del capoluogo lombardo, nonché su alcune rotte che collegano il Belpaese con l'Europa Centrale, il Nordamerica e il Giappone. L’integrazione tra le due realtà potrebbe ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio che collegano l'Italia con i Paesi dell'Europa Centrale, è la versione dell’esecutivo europeo. Lufthansa e Ita competono testa a testa principalmente, con voli diretti ma anche con voli indiretti su queste rotte: “La concorrenza su queste rotte appare limitata e proviene principalmente da vettori low cost, come Ryanair, che in molti casi operano da aeroporti più remoti”.
Ma non solo. Come anticipato, secondo la Commissione l’integrazione tra i due vettori potrebbe diminuire la concorrenza su un certo numero di rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone. Su queste rotte, il vettore nostrano, quello tedesco e i suoi partner competono testa a testa con voli diretti e indiretti. La concorrenza di altre compagnie appare “insufficiente”. Il ministero e il gruppo tedesco hanno avanzato delle soluzioni a metà aprile. In particolare, un portavoce della Lufthansa aveva fatto riferimento ad una"soluzione globale e costruttiva" per rispondere alle preoccupazioni della commissione sulle rotte in questione e sulla situazione all'aeroporto di Milano Linate. Inoltre, il progetto di intesa è perfettamente compatibile con la realtà economica del mercato nostrano altamente competitivo.
La scadenza per esaminare i già citati “rimedi” è fissata per il 6 giugno, ma non è escluso che possa essere concordata, con il benestare di tutte le parti coinvolte, una lieve proroga che può essere al massimo di 20 giorni lavorativi. Così fronti di Bruxelles:"Può essere anche di pochi giorni ma va concordata e al momento la questione non è stata ancora affrontata ma tutte le opzioni sono sul tavolo. In ogni caso una mini-proroga non è inusuale in questo tipo di operazioni".
L’accordo prevede l’acquisto del 41% del vettore nato dalle ceneri di Alitalia.
La fumata bianca è arrivata nel maggio del 2023: via libera alla cessione per 325 milioni di sterline, circa 346 milioni di dollari. In base all’intesa, la compagnia tedesca potrebbe rilevare un ulteriore 49 per cento dal 2025 e il restante 10 per cento successivamente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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