La Casa Bianca bacchetta Stellantis: "Rispetti gli impegni"

A novembre produzione ferma a Pomigliano D'Arco, Termoli e Pratola Serra. L'agenzia di rating rivede l'outlook da stabile a negativo per la gravità del cash burn previsto nel secondo semestre del 2024

La Casa Bianca bacchetta Stellantis: "Rispetti gli impegni"
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Stellantis ha comunicato oggi, mercoledì 16 ottobre, alle Organizzazioni Sindacali le prossime giornate di sospensione delle attività produttive previste per alcuni stabilimenti italiani, quello di Pomigliano d'Arco, di Termoli e di Pratola Serra, nel mese di novembre. “Siamo determinati a garantire la continuità dei nostri impianti e delle attività in questo momento complicato e continuiamo a supportare tutti i nostri colleghi e colleghe in questa fase", ha affermato l’azienda. Nel frattempo Moody’s Ratings ha confermato i rating Baa1 e (P)P-2 per Stellantis N.V., ma ha rivisto l’outlook da stabile a negativo. La decisione, spiega l’agenzia, è legata alla "gravità del cash burn previsto nel secondo semestre del 2024 a seguito del recente profit warning del management con l'aspettativa che la performance operativa rimbalzerà l'anno prossimo".

Sul tema è intervenuta anche la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, riguardo all'annuncio dell'azienda di spostare parte della sua produzione in Messico, "Vogliamo che Stellantis rispetti gli impegni presi con Uaw". Lo scorso anno, ha ricordato Jean-Pierre, Stellantis ha concluso un "accordo storico" con il sindacato Uaw che prevedeva degli "impegni", tra cui "la riapertura e l'ampliamento della produzione in comunità che erano state devastate da precedenti chiusure di impianti".

"C'è chi in questi mesi, in questi giorni, sembra poco disposto a riconoscere i meriti di tutti coloro, dipendenti, collaboratori e anche voi, dirigenti, che hanno contribuito, sempre, a superare le sfide e a raggiungere straordinari risultati nei 125 anni di storia del nostro Gruppo. Ma noi conosciamo, e voi più di tutti, quale è la realtà: con le polemiche strumentali, i rancori, i protagonismi non si risolve niente. Non si costruisce nulla". Così il presidente di Stellantis, John Elkann, nel suo intervento per i 50 anni del Gruppo Dirigenti Fiat "Oggi, come è accaduto in ognuno dei momenti difficili della nostra storia, intendiamo affrontare i problemi lavorando seriamente , insieme alle nostre persone e contando sugli elementi fondamentali dello 'spirito Fiat': coraggio per superare le difficoltà, intraprendenza per costruire il futuro e senso di responsabilità verso le comunità a cui siamo legati".

Ecco tutti gli aggiornamenti.

La valutazione di Moody’s

Moody’s Ratings ha specificato che l’azione di rating odierna "è ulteriormente supportata dalla solida posizione di liquidità di Stellantis che fornisce un cuscinetto". Nel frattempo si rimane in attesa di un miglioramento nel 2025 del trend delle prestazioni operative e del free cash flow. Moody’s ha poi sottolineato che il profit warning di Stellantis "implica un margine prossimo allo zero a livello di Gruppo nel secondo semestre del 2024 e un significativo consumo di cassa". Per l'anno fiscale 2024, Moody's prevede un calo dei ricavi di Stellantis, con un margine EBITA rettificato (dopo i costi di ristrutturazione) in forte calo verso il 4%. Per l'anno fiscale 2025, è stimato invece "un rimbalzo significativo dei ricavi di Stellantis poiché la società riprenderà le spedizioni negli Stati Uniti, ma rimarrà al di sotto del livello del 2023".

L'andamento di Stellantis

I numeri di Stellantis hanno sicuramente influito. Il colosso dell’auto ha riportato un calo del 20% nelle consegne globali di veicoli nel terzo trimestre del 2024, con 1,148 milioni di unità consegnate, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite ai clienti finali sono diminuite del 15%, grazie alla strategia di riduzione delle scorte presso i concessionari. Il calo è stato più marcato in Nord America, dove le consegne sono scese del 36% a 299 mila unità, principalmente a causa di una riduzione intenzionale della produzione per limitare l’accumulo di scorte, e per la transizione del portafoglio verso nuovi prodotti multi-energy. Nonostante questo, la quota di mercato di Stellantis negli Stati Uniti è cresciuta, passando dal 7,2% all’8% tra luglio e settembre. Anche in Europa, il primo mercato del gruppo, le consegne sono diminuite del 17%, arrivando a 496 mila unità. In altre regioni, come il Medio Oriente e l’Africa, si è registrato un calo del 26%, e un’ulteriore flessione del 30% in Cina, India e Asia Pacifico. In Sudamerica, le consegne sono aumentate del 14%, raggiungendo 259 mila unità.

La diminuzione complessiva riflette una serie di fattori, tra cui la necessità di ridurre le scorte e il rinnovamento della gamma di prodotti, con l’azienda che si prepara a lanciare nuovi modelli multi-energy. Stellantis si aspetta che questi aggiustamenti strategici rafforzino la sua posizione competitiva nei mesi a venire.

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