Necessario l’ok di Vivendi e Cdp

Sulle Tim risparmio aria di conversione

Necessario l’ok di Vivendi e Cdp
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Nuovi rumor scaldano il dicembre di Tim. Dopo quello dell’interesse del fondo Cvc a rilevare la partecipazione di Vivendi, torna d’attualità l’opzione di eliminare le azioni risparmio. La tlc italiana guidata da Pietro Labriola avrebbe deciso di sondare l’opinione a riguardo del suo principale azionista, appunto i francesi di Vivendi che detengono il 23,75% del capitale. Tim vorrebbe eliminare la doppia classe di azioni in modo da semplificare la propria struttura societaria a seguito della vendita della rete fissa. L’indiscrezione, già rilanciata in passato da il Giornale, ha scaldato sia le azioni risparmio (+2,2%) che

quelle ordinarie (+1,6%). Stando a quanto riportato ieri dall’agenzia Reuters, Labriola starebbe valutando di percorrere due possibili strade: la prima consiste nel riacquisto, almeno parziale, con annullamento delle azioni risparmio; l’altra, invece, passa attraverso l’incorporazione nella capogruppo di due holding lussemburghesi che la tlc ha utilizzato per emettere obbligazioni.

Prima di ogni passo concreto Tim intende però capire le intenzioni di Vivendi in quanto l’operazione dovrà passare per l’assemblea dei soci e richiede il semaforo verde di una maggioranza

qualificata

di azionisti. L’intenzione di Labriola sarebbe di sondare oltre che l’umore di Vivendi anche quello di Cdp, secondo maggior socio, sottoscrivendo già un accordo di riservatezza in modo da evitare sorprese in assemblea.

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