Flop delle vendite, Stellantis pronta a sostituire Tavares. E i sindacati preparano la piazza: sciopero nazionale

Nel consiglio di amministratore di ottobre si discuterà del successore di Carlos Tavarès, in carica dal 2021. Intanto il mercato nordamericano nella prima parte dell'anno ha segnato un -18%

Flop delle vendite, Stellantis pronta a sostituire Tavares. E i sindacati preparano la piazza: sciopero nazionale
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In Stellantis sono iniziate le ricerche per il nuovo amministratore delegato. Ad annunciarlo è stata la stessa azienda, che ha confermato un rapporto Bloomberg. I tempi non sono rapidi e nessun problema c'è al momento con Carlos Tavarès, attuale ad. Il portoghese è in carica dal gennaio 2021 e il suo mandato scadrà nel 2026 ma, com'è norma fare nei gruppi così grandi, la caccia per i sostituti in ruoli apicali deve necessariamente iniziare con largo anticipo. Il cambio avverrà rispettando i tempi, non ci saranno scossoni immediati e John Elkann, presidente del gruppo, non ha intenzione di lanciare segnali preoccupanti al mercato. Tuttavia, le preoccupazioni dei sindacati sono forti e il 18 ottobre Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero, denunciando una riduzione del 70% nella produzione dell'auto in Italia negli ultimi 17 anni.

Nelle indiscrezioni riferite da Bloomberg, ci sarebbe una certa insoddisfazione da parte di Elkann per la gestione dell'azienda, in special modo in nord America. Nello specifico, è la situazione commerciale a non avere più gli standard richiesti, in conseguenza di un rallentamento degli ordini molto importante, nell'ordine del 18% per quanto concerne il Nord America. L'amministratore delegato, interrogato sul tema lo scorso luglio, non ha potuto che ammettere che Stellantis stia attraversando un "periodo di transizione molto turbolento". Nelle sue previsioni, la ripresa è prevista per la la seconda metà dell'anno, che sta andando verso la chiusura, ma ancora non sono disponibili dati consolidati in merito ed è necessario aspettare le prime settimane del prossimo anno per avere un quadro completo chiaro e definito.

La situazione economica del nord America interessa così tanto la proprietà perché questa è la cassa del gruppo. L'utile netto nel primo semestre dell'anno è stato di 5,6 miliardi di euro, con un calo del 48% rispetto all'utile record di 10,9 miliardi raggiunto all'inizio del 2023. A influire sul calo in nord America sono state le "temporanee carenze di produzione, a causa di un periodo di rinnovo transitorio", in particolare dei suoi modelli di punta, come il pick-up Ram 1500 e il SUV Peugeot 3008.

Il prossimo ottobre si riunirà il consiglio di amministrazione, una seduta "pianificata da tempo" che avrà luogo proprio nella sede del gruppo negli Stati Uniti ad Auburn Hills, vicino a Detroit. L'ordine del giorno sarà proprio la ricerca del sostituto di Tavarès, che dovrà avere un altissimo profilo industriale e manageriale ed essere all'altezza della sfida che dovrà raccogliere nel 2026.

"A poco più di un anno dalla fine di un contratto quinquennale firmato nel gennaio 2021, è abbastanza normale che un consiglio di amministrazione esamini l'argomento con la necessaria anticipazione vista l'importanza della posizione, senza che ciò presagisca future discussioni", si legge nella breve nota che l'azienda ha inviato all'AFP.

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