Tim, crescono i margini della società dei servizi. Debito su di 1 miliardo con le voci straordinarie

Dalla ServCo ricavi a 3,5 miliardi (+2,8%) con la spinta del Brasile. Atteso oggi il via libera della Ue alla cessione della rete a Kkr

 Tim, crescono i margini della società dei servizi. Debito su di 1 miliardo con le voci straordinarie
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In attesa del via libera dell’Antitrust Ue allo scorporo della rete, Tim pubblica una trimestrale in linea alle previsioni del suo piano strategico. Il gruppo guidato dal ceo Pietro Labriola, infatti, ha visto aumentare i ricavi a 3,9 miliardi (+1,2% su anno), frutto della crescita del Brasile e di una lieve flessione del mercato domestico (-1,3% a 2,8 miliardi). Il margine operativo lordo si è attestato a 1,5 miliardi (+1,6%), in miglioramento per il sesto trimestre consecutivo. In salita di un miliardo anche il debito, un ammontare già emerso lo scorso marzo, e sul quale pesano alcune poste non ricorrenti, il pagamento dei dividendi di Tim Brasil e un sequestro di 250 milioni da parte del Tribunale di Milano per la presunta truffa sui servizi a pagamento dei cellulari (per la quale Tim non era nemmeno indagata). Una somma che, tuttavia, è stata dissequestrata nel corso del secondo trimestre ed è già tornata nella disponibilità dell’azienda.

L’atteso via libera alla cessione della rete al fondo Kkr, con il closing atteso entro la fine di giugno, porterà a un abbattimento dell’indebitamento da 14,2 miliardi. Se le tempistiche saranno confermate, il totale del debito al netto dei contratti di leasing scenderà dagli attuali 21,4 miliardi per arrivare a fine anno nell’intorno dei 7,5 miliardi, anche in questo caso in linea con quanto previsto dal piano di Labriola.

La trimestrale di ieri, tra l’altro, è stata la prima in cui i conti sono stati presentati con il perimetro integrato (quindi società della rete più quella dei servizi) e con la sola società dei servizi (quella che risulterà dopo lo scorporo della rete). In particolare, lo spaccato sulla ServCo restituisce ricavi totali a 3,5 miliardi (+2,8%), con fatturato da servizi in aumento del 3,4% a 3,3 miliardi. In forte crescita anche il margine operativo lordo a un miliardo (+11,6%). Ricavi a livello domestico a 2,4 miliardi (+0,5%). Brilla più di tutti Tim Brasil, che fornisce un contributo da 1,1 miliardi (+8,1%). Da Tim Enterprise con ricavi a 700 milioni (+2,4%), mentre l’apporto di Tim Consumer è stabile a 1,5 miliardi. All’ultima riga del bilancio si registra una perdita di 400 milioni, in calo dai 689 milioni registrati nel primo trimestre del 2023. Intanto, non è solo dalle parti di Tim che si attende con fiducia lo scorporo della rete.

Ieri, in occasione del sesto anniversario di Iliad in Italia, il ceo del gruppo francese Thomas Reynaud ha risposto che «è un buon momento per competere ad armi pari sul mercato» a chi gli chiedeva se lo spin off della rete di Tim potrà permettere agli operatori di competere allo stesso livello.

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