Volkswagen pronta a chiudere tre fabbriche in Germania, partono i tagli

Il gruppo taglia costi per 4 miliardi, al via le proteste: sciopero e assemblee.

Volkswagen pronta a chiudere tre fabbriche in Germania, partono i tagli
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Volkswagen si prepara a una ristrutturazione senza precedenti. Il colosso automobilistico starebbe pianificando misure di austerità che includono tagli ingenti e la possibile chiusura di alcuni stabilimenti produttivi. Il consiglio di amministrazione del gruppo, infatti, sarebbe intenzionato a varare una serie di interventi per fronteggiare le sfide economiche attuali e mantenere la competitività sul mercato globale. La notizia arriva dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt.

Le proposte

L’elenco prevede proposte come una riduzione salariale del 10% e l'eliminazione di arrotondamenti per il 2025 e il 2026. I pagamenti dei bonus nel gruppo retributivo più alto, chiamato “Tariffa Plus,” dovranno essere limitati, mentre i bonus per gli anniversari dei dipendenti sono destinati a essere aboliti. Secondo il quotidiano Handelsblatt, la dirigenza Volkswagen stima che queste misure possano portare a un risparmio di quattro miliardi di euro. Questo mercoledì partirà il nuovo ciclo di trattative con il sindacato IG Metall per un contratto collettivo rinnovato. Il sindacato richiede un aumento salariale del 7% e condizioni migliori per gli apprendisti. Raggiungere un accordo in tempi brevi sembra improbabile. Il CEO Oliver Blume giustifica queste decisioni con gli elevati costi del marchio Volkswagen, che deve affrontare un calo della domanda in Europa e una forte competizione di BYD, ormai leader mondiale nella produzione di auto elettriche e ibride plug-in, in Cina. I sindacati non sono d'accordo e accusano il management di far ricadere sui lavoratori le conseguenze di scelte discutibili: una transizione mal gestita verso l’elettrico e una politica dei prezzi poco efficace. Sul caso, Daniela Cavallo, presidente del consiglio di fabbrica, in una newsletter ha affermato: "La dirigenza non ha ancora fornito un piano chiaro per il futuro di Volkswagen".

Le assemblee in corso e la chiusura degli stabilimenti

Nella giornata di oggi, lunedì 28 ottobre, si stanno svolgendo assemblee in tutte le fabbriche Volkswagen in Germania, organizzate dal consiglio aziendale sotto la guida di Daniela Cavallo. Inoltre, secondo quanto riportato da Handelsblatt, il management starebbe valutando di ridurre i bonus riservati alle fasce salariali più alte e quelli legati all’anzianità. Il gigante dell’automobile, che impiega 120mila persone in Germania, ha reso noto il mese scorso il piano di chiudere alcuni stabilimenti nel Paese e di considerare possibili licenziamenti, mettendo così fine a un accordo che per trent'anni ha garantito l'occupazione ai dipendenti tedeschi. Come riportato da diversi media, tra cui Bild e die Welt, il consiglio di fabbrica del colosso dell’auto tedesca ha annunciato che saranno chiusi tre impianti in Germania. Sembrerebbe, inoltre, che la dirigenza avrebbe intenzione di ridurre i bonus riservati alla fascia salariale più alta, nonchè i bonus legati all'anzianità.

La risposta di Volkswagen

Sul caso, Volkswagen ha rifiutato di commentare la notizia secondo la quale si starebbero profilando tagli salariali generalizzati presso il suo marchio di punta Volkswagen. "Non facciamo speculazioni sui colloqui riservati con il sindacato Ig Metall e il consiglio di fabbrica", ha dichiarato un portavoce. Inoltre anche un portavoce del consiglio di fabbrica non ha voluto rilasciare commenti. Volkswagen sta vivendo un periodo complicato. Alla fine di settembre, ha annunciato il secondo avvertimento sugli utili in soli tre mesi.

Anche i marchi di alta gamma del gruppo, come Audi e Porsche, storicamente importanti per i profitti, si trovano ora ad affrontare nuove difficoltà. In particolare, Porsche ha comunicato che sta considerando riduzioni dei costi e una revisione della propria offerta di modelli, a causa di un significativo calo della domanda in Cina.

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