Azzurra trionfa nella prima tappa al Key West Race

Azzurra trionfa nella prima tappa al Key West Race

Come accade da tempo, anche l'inverno 2013 vede qualche team italiano impegnato nelle grandi regate americane mentre qui si disputano le ultime prove dei campionati cosiddetti «invernali».
Il team più illustre è decisamente quello del Tp52 «Azzurra», armato sì da un argentino come Alberto Roemmers, ma che gareggia per il prestigioso Yacht Club Costa Smeralda e allinea tre italiani, in ruoli importanti: Vasco Vascotto è lo stratega, Francesco Bruni il tattico e Bruno Zirilli il navigatore.
«Azzurra» ha aperto brillantamente la stagione 2013 vincendo la Quantum Key West Race, classica che ha visto schierati oltre 100 equipaggi di 18 nazioni. Ma c'è anche un altro motivo d'orgoglio per l'impresa: «Azzurra» torna a vincere dopo 30 anni dal suo debutto in Coppa America. I tecnici storceranno il naso. Saranno stati pure altri tempi (e altri scafi), ma è straordinario come il brand conservi sempre un fascino intatto. E vincere in Usa non è mai facile.
I velisti di Roemmers hanno messo a poppa la britannica Interlodge e la svedese Ran che sono stati validi avversari sino alla giornata conclusiva quando l'equipaggio di «Azzurra» si è limitato a difendere la leadership conquistata in precedenza con una bella rimonta. Prima di rivedere Azzurra nel Mediterraneo, per le tappe del circuito Tp52 SuperSeries - vinto nel 2012 - ci sarà l'appuntamento, sempre a Miami, per il mondiale di classe. Ovviamente con Vascotto & C tra i favoriti.
A Key West, intanto, un altro team italiano si è imposto meritatamente: è quello di «Bombarda Racing», nella sempre competitiva classe Melges 32: armata e timonata da Andrea Pozzi, la barca ha un ottimo equipaggio con nomi di spicco: Lorenzo Bressani (tattico), Federico Michetti (team manager e tailer) e Andrea Felci (randista). Nei Melges 32 regatavano altre due imbarcazioni con il tricolore a poppa: «Fantastica» di Lanfranco Cirillo e «Mascalzone Latino» di Vincenzo Onorato, finite rispettivamente al quinto e sesto posto. Infine, Enfant Terribile di Alberto Rossi ha chiuso sesto nei Farr 40.
Tutto questo mentre cresce l'entusiasmo per la sfida di Soldini nella New York-San Francisco. Un record ormai a portata di mano. Dalle coste del Cile, il Vor 70 Maserati sta infatti per raggiungere l'equatore, versante oceano Pacifico. «Dovremmo esserci per il 6 febbraio», racconta al telefono satellitare Giovanni Soldini. «Siamo a 27° sud e il morale è altissimo dopo l'arrivo degli alisei. La vita a bordo procede bene, scandita dai turni ogni 4 ore».
Vor 70 Maserati era partito da New York il 31 dicembre scorso per tentare di battere il record della storica «Rotta dell'Oro» tra New York e San Francisco, detenuto da Yves Parlier a bordo di Aquitaine Innovations (57 giorni e 3 ore, categoria dei monoscafi). Maserati deve ancora percorrere circa 3.500 miglia per arrivare a San Francisco.

Dopo 32 giorni di navigazione, Maserati ha agganciato gli alisei del Pacifico del sud che dovrebbero accompagnare Giovanni Soldini e l'equipaggio fino all'equatore, distante 1.700 miglia. Vento stabile sui 18 nodi con un'andatura compresa tra i 16 e i 20 nodi.

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