Le Azzurre della pallavolo lasciano tutti a bocca aperta. Gli italiani ci speravano e li hanno accontentati: a Catania hanno battuto l’Olanda per 3-0 con una partita impeccabile che è valsa la qualificazione con un anno di anticipo. Il merito è stato tutto delle donne che voleranno a Tokyo per la prossima Olimpiade.
Paola Egonu, la prima star. 792 palloni messi a terra nella stagione passata col Novara, 324 quelli del Mondiale di ottobre scorso, 27 punti in 3 set: i numeri parlano da sé. Non ha bisogno di presentazioni, ma solo di applausi per aver traghettato il gruppo verso il Giappone. Anche Miriam Sylla, la palermitana di origini ivoriane ci ha messo l’anima per strappare quel pass: “Eravamo avvelenate, era da Rio che sognavo il momento in cui ci saremmo qualificate di nuovo, i Giochi brasiliani sono stati una delusione e ora possiamo vendicarli”, ha detto dopo la finale. Ofelia Malinov, invece, fu la grande esclusa da Rio. Ma non si è abbattuta, tutt’altro. È figlia d’arte: il padre allenatore della Foppapedretti di Kepa Phipps e la madre, Maurizia Cacciatori, è ex palleggiatrice. Saprebbe custodirla con cura la medaglia olimpica.
Tra loro c’è anche chi ha dovuto combattere le avversità, Lucia Bossetti: malgrado l’infortunio alla spalla nel secondo set è riuscita a mantenere unita la squadra di Mazzanti. Una carriera decennale costellata di successi, compreso l’ultimo oro azzurro.
“Abbiamo un potenziale enorme e adesso sogno la medaglia olimpica”. L’ha detto Raphaela Folie dopo la gara con l’Olanda. Tanti infortuni, ma si è sempre rialzata: sia in attacco che a muro è una garanzia. Cristina Chirichella, partenopea nel sangue e nell’anima: è il cuore della squadra oltre che il capitano, sarà una presenza fondamentale per i Giochi di Tokyo. Monica De Gennaro, da otto anni è il miglior libero del mondo, lo dicono i premi. Quella a Tokyo sarà la sua ultima battaglia con la maglia azzurra, ha deciso di svestire la divisa e di mettere su famiglia. A Catania sono state le sue difese spettacolari a salavare il secondo set.
Cadono, ma si rialzano
immediatamente, vengono pagate meno degli uomini, ma lottano con forza e passione: dopo le giocatrici di Milena Bertolini anche le italiane del volley trascinano gli italiani in un vortice di emozioni. E questo è solo l'inizio.
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