La bacchetta di sir Pappano nella fabbrica della musica

Da azienda di profumi a tempio della cultura, ha ospitato la Chamber Orchestra of Europe

La bacchetta di sir Pappano nella fabbrica della musica
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Prima ha fatto in modo che questa scatola magica che è il Teatro Civico Roberto de Silva venisse realizzata, e non nel cuore ma alle porte di Milano: a Rho, con affaccio su Piazza Jannacci. Ora tramite le sue due Fondazioni, e prima ancora frequentazioni, Diana Bracco ha consentito che al Teatro de Silvia giungesse uno dei direttori d'orchestra punta. È Antonio Pappano, musicista per il quale basta il nome, lo certificano decenni di conduzione stabile al Covent Garden di Londra e dell'Orchestra di Santa Cecilia di Roma. Per inciso, è appena uscito un suo libro per Marsilio, La mia vita in musica, testimonianza toccante sul potere della musica di trasformare l'esistenza; e di fatto, figlio di immigrati campani a Londra, oggi Pappano è Sir.

E così, ieri ha fatto tappa a Rho la Chamber Orchestra of Europe diretta da Pappano con Bertrand Chamayou al pianoforte, domani sarà a Brescia, quindi Modena (11 novembre), Torino (12 novembre) e Udine (14 novembre). Il programma, centrato sul Novecento, è fresco, divertente, e strizza l'occhio al jazz, in sintonia con l'idea di Diana Bracco di «offrire ai ragazzi le chiavi per conoscere e apprezzare la musica, che ha un valore sociale ed educativo incredibile», ha spiegato. «Quando il bravissimo Presidente Fiorenzo Grassi ci ha chiesto un aiuto per queste serate, non abbiamo esitato un attimo. Un Teatro cui, come sapete, sono molto legata anche perché lo abbiamo realizzato dove sorgeva la fabbrica di profumi di mio marito Roberto de Silva, di cui infatti porta il nome. Oggi l'area di Rho che ospitava i reparti che producevano cosmetici di altissima qualità venduti in tutto il mondo ha cambiato volto. Il sogno mio e di Roberto si è compiuto, e il Gruppo Bracco è orgoglioso di aver contribuito con la costruzione di un teatro in un'epoca in cui purtroppo i teatri in Italia chiudono o fanno fatica. Ed è bello che a Rho sia nato un tempio della cultura, che la città aspettava da tempo: uno spazio avveniristico, con dotazioni tecnologiche all'avanguardia e un'acustica eccezionale», ancora Diana Bracco che è tra le punte del mecenatismo milanese e da assidua frequentatrice di sale da concerto, va alla sostanza: l'acustica. Siamo alla stagione numero due di un Teatro ancora infante, attivo dal novembre 2022 in un'area che per oltre un secolo ha ospitato aziende tessili e cosmetiche, nella Lombardia dove oggi operano metà delle imprese cosmetiche italiane generando un fatturato di quasi 8 miliardi e un export da 3,6 miliardi di euro. Il teatro è intitolato a Roberto de Silva, filantropo, mecenate e imprenditore, compagno di vita di Diana Bracco fin dagli anni dell'università, e scomparso nel 2012. La moglie ne ravviva la memoria con restituzioni importanti alla sua Milano ed area metropolitana.

L'edificio tutto vetri, arioso e futuristico, contribuisce a ridisegnare l'area in un contesto di rigenerazione urbana. Sorge a un soffio da Mind (Milano innovation district), la cittadella della scienza che sta prendendo forma nell'area di Expo2015 e dove questo teatro vuole essere, e pare che ci stia riuscendo, un luogo innovativo dedicato alla cultura. Quello di ieri sera è stato un appuntamento straordinario in un cartellone che annovera il Quartetto dei Berliner Philharmoniker (17 febbraio), i Solisti di Pavia con la violinista Arabella Steinbacher (20 febbraio) e Diego Fasolis alla guida dell'Orchestra de I Pomeriggi Musicali (16 marzo).

Quanto al jazz sono attesi a Rho Enrico Rava, il Solis String Quartet e The Swingle Singers. Pur in un teatro-boutique, sotto i cinquecento posti, il 25 e 27 ottobre è stata messa in scena Madama Butterfly: omaggio a Puccini a cent'anni dalla scomparsa.

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