Bagdad - È iniziata questa mattina
a Bagdad l’asta per l’assegnazione di appalti ventennali per lo
sviluppo di 15 campi petroliferi, tra i più ricchi dell’Iraq.
L’operazione, seguita in diretta dalla tv di stato "al-Iraqiya", vede
la partecipazione del premier Nuri al-Maliki. Il tutto si volge nel
palazzo dei Congressi dove nella platea sono seduti i rappresentanti
delle maggiori compagnie petrolifere mondiali.
Le operazioni proseguiranno anche domani e, come ha spiegato un
rappresentante del governo, "abbiamo deciso di mandare in onda in tv
tutto quanto accade qui perchè vogliamo che sia un’operazione pulita
e trasparente".
Se le procedure andranno in porto, l’Iraq potrà aumentare di
milioni di barili al giorno la sua capacità produttiva diventando ben
preso uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo, accanto a
paesi come l’Arabia Saudita. Si tratta della seconda asta realizzata
in Iraq dopo l’invasione delle truppe americane nel 2003.
Prima asta vinta da Shell Il consorzio guidato dalla anglo-olandese
Royal Dutch Shell dalla malese Petronas si è aggiudicato il
contratto ventennale per lo sviluppo del campo petrolifero
iracheno di Majnoon, le cui riserve stimate sono di 13 miliardi
di barili: lo ha reso noto il Ministero del Petrolio di Baghdad.
In corsa anche l'Eni Nella giornata di oggi è previsto il primo
giro di offerte, mentre quello conclusivo è in programma domani.
Sono 45 le aziende che partecipano all’asta tra cui Exxon Mobil,
Total, Chevron, Shell, ConocoPhillips, Bp e l’italiana Eni.
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