«Bagnun» per tutti come lo fanno lì col basco di traverso

Appuntamento a Riva Trigoso con la sagra dell’antico piatto dei pescatori sestresi a base di acciughe, gallette e pomodoro

«Bagnun» per tutti come lo fanno lì col basco di traverso

È la tre giorni del bagnun, quello di Riva Trigoso, quello che lo sanno fare solo lì, col basco di traverso, la maglia a righe e la ghigna consumata dal mare. Oggi per l'acquolina in bocca, ad anticipare la puccia succosa di domani sera, con la distribuzione gratuita di quindicimila porzioni. Dal 1960, quando veniva cotto nel pentolone dove i pescatori tingevano le reti, su quella spiaggia di Ponente dalle case buttate sul mare, le barche addossate e il dialetto lavato nel Petronio. L'appuntamento è sempre lì, con i volontari del Comitato del Bagnun sostenuti da Regione, Provincia, Confcooperative, Comune di Sestri Levante, Agenzia «In Liguria» e Comunità Montana Val Petronio, a riproporre il piatto povero degli uomini di mare e l’acciuga regina. Con Franco Po, presidente del Comitato e rivano doc, che gioca di suspance: «Dopo quindici giorni di sciopero abbiamo cominciato a preoccuparci. Adesso c'è l'incognita mareggiata. Non ci sono acciughe nel Mediterraneo, né in Francia né il Spagna, e Confcooperative ha chiesto aiuto alle altre marinerie italiane e alla Croazia». Che acciuga sia, «e gratis, soprattutto. Unica sagra in Italia a non battere cassa, da quasi cinquant'anni» ci tiene a ricordare Po. Numeri da guinness per un'affluenza da record: 350 kg di pomodori «pendini», 30 di cipolle, 10 di aglio, 5 di prezzemolo, 50 d'olio extravergine d'oliva, 120 di gallette e oltre 500 chili di acciughe. Gallette venute dopo, che in principio fu il pane raffermo a gonfiarsi d'intingolo corposo, a soddisfare stomaco e palato e nostalgia. Nel '60 l'idea di marchiarci Riva nel segno del bagnun. Un gruppo di cuochi, qualcuno reduce da navi, pescatori a mezza giornata o operai dei cantieri navali, decisero di cuocere il bagnun sul fuoco a legna e distribuirlo sulla spiaggia di Ponente. Da allora il bagnun di luglio per affondare naso e bocca in quella storia rivana che ha cresciuto generazioni. Tre giorni di eventi collaterali, approfondimenti, mostre e appuntamenti musicali. Oggi la mostra di pittura in via Brin, e alle 21.30 il concerto della «Compagnia del Blasco». Domani si apre alle 10 con Mare Pulito e la Promozione Pesce azzurro, in via Brin; alle 16 dimostrazione pesca compatibile sulla spiaggia e, a partire dalle 20 la distribuzione delle porzioni. Alle 21,30 musica e spettacolo pirotecnico sul mare. La chiusura domenica con la mattinata in spiaggia a seguire un corso di sfilettatura del pesce tenuto da chef specializzati.

Alle 12 degustazioni di ostriche, cozze, vongole, orate, branzini a cura di Mare in Italy e Federcoopesca; alle 15 giochi in spiaggia a premi e alle 21,30 rigorosamente nel filone musicale anni 60-70, speciale guest sarà Orietta Berti, che, prima di calcare il palco, si cimenterà nella preparazione del bagnun. Un vezzo artistico per sdoganare una tradizione e autenticarla sotto il marchio della qualità.

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