Bambino guarito, a Gallinaro si grida al miracolo

Fa discutere il caso del piccolo che ha ripreso a camminare al santuario del Bambinello Ma la Chiesa resta scettica

da Frosinone

Si grida al miracolo a Gallinaro, piccolo paese della Ciociaria dove ha sede il «Bambinello», una cappella frequentata soprattutto nei fine settimana da decine di migliaia di fedeli provenienti da tutto il Centro-Sud Italia. Domenica scorsa Giovanni Pio Di Fiore, sei anni, ha improvvisamente ripreso a camminare, tra lo stupore dei genitori Giovanni e Raffaella e di parenti e amici che lo accompagnavano, arrivati con un pullman da Carpino, in provincia di Foggia. Il piccolo da settembre scorso non camminava più a causa di una grave malattia motoria, accompagnata ad un altrettanto grave deficit visivo. Secondo gli specialisti dell’Istituto Neurologico di Milano che lo hanno avuto in cura, Giovanni Pio è affetto da atassia (mancanza di coordinazione dei movimenti muscolari volontari) sensitiva e atrofia ottica.
Ma cosa sarebbe accaduto l’altroieri, tanto da far gridare al prodigio? Giovanni Pio ha raccontato che all’improvviso ha visto «un signore con la barba» vicino a un albero e ha quindi chiesto ai genitori di avvicinarlo a quel tronco e poi di essere messo per terra. A quel punto, tra lo stupore dei presenti, ha iniziato a camminare. Con il gruppo di fedeli pugliesi c’era anche il dottor Bernardo Pio, da poche settimane in pensione dopo aver diretto per anni l’unità operativa di Urologia dell’ospedale di San Severo. «Per me è un fatto miracoloso - dice rileggendo la nota dell’ospedale milanese -. Questo bambino aveva una mobilità precaria e non riusciva a mantenere la posizione eretta, ma ultimamente non camminava più. Presentava anche un forte deficit visivo, mentre per quei pochi test che ho potuto fargli, adesso vede benissimo. Per me, lo ripeto, è un miracolo».
Era la prima volta che la famiglia Di Fiore arrivava a Gallinaro, convinta a farlo da una parente. Il «Bambinello» di Gallinaro non è un santuario, ma una piccola cappella, realizzata nel 1975 per volere di Giuseppina Norcia, una donna del posto che avrebbe iniziato ad avere visioni nel 1947, a pochi giorni dalla prima comunione. Visioni celesti riprese nel 1974, quando la donna iniziò a soffrire di una grave malattia, e che continuerebbero ancora adesso.
La Chiesa ufficialmente ha sempre mostrato grosse perplessità attorno al luogo e agli eventi. Il vescovo di Sora, Brandolini, nella cui diocesi ricade il paese, nel 2001 firmò una «notificazione» per smentire qualsiasi evento soprannaturale nella cappellina, negando altresì ogni riconoscimento ai gruppi di preghiera che invece continuano a sorgere numerosi in varie regioni. La Curia ha inoltre precisato la sua totale estraneità a qualsiasi raccolta di fondi per la costruzione di una «nuova Gerusalemme», un luogo di preghiera che un comitato sta portando avanti.

Ma intanto a Gallinaro, paese spopolato dall’emigrazione del dopoguerra, i «fedeli» continuano ad arrivare a migliaia, e lungo la strada che porta al «Bambinello» sono spuntati ristoranti, bar e pizzerie come funghi. Un «miracolo», seppur economico, sicuramente c’è stato.

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