Banche, Patuelli indica la strada: "Ridurre le tasse ai risparmiatori"

Il presidente Abi all’assemblea dell’associazione: “L’Italia deve essere fra i protagonisti della nuova Commissione europea”

Banche, Patuelli indica la strada: "Ridurre le tasse ai risparmiatori"
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I risparmiatori italiani sono gravati da una pesante tassazione che spesso li orienta ad investire all’estero, per questo motivo è necessario ridurre le imposte: dritto al punto Antonio Patuelli. Nel suo intervento all’assemblea dell’associazione, il presidente Abi ha posto l’accento sulla necessità di “favorire gli investimenti del risparmio e ridurre la pressione fiscale sui risparmiatori che investono a medio e lungo termine”. Oggi, ha ricordato Patuelli, subiscono una tassazione di quasi il 60 per cento del reddito lordo prodotto dalle banche: si sommano l’IRES, l’addizionale del 3,5% e quelle locali, la cedolare secca sui dividendi, l’IRAP, l’IMU e l’imposta del bollo. Il dirigente ha aggiunto sul punto che il risparmio investito a medio e lungo termine in strumenti di liquidità delle banche è indispensabile per erogare prestiti.

Tanti i punti toccati dal numero uno di Abi nel suo intervento: dalle trattative europee (“l’Italia deve essere fra i protagonisti della nuova Commissione europea, con una importante responsabilità in materia economica e una vicepresidenza”) alla richiesta di ripensare l’Ace per un’economia più patrimonialmente solida in tutti i settori. Patuelli ha rimarcato che di fronte agli scenari mondiali attuali è necessaria una nuova strategia europea con nuovi Trattati e una vera Costituzione, con “norme per la parità concorrenziale nel mercato interno e per lo sviluppo di tutte le aree d’Europa, innanzitutto le svantaggiate come il Mezzogiorno". La ricerca della stabilità finanziaria, ha aggiunto, deve essere sempre inscindibile con gli stimoli allo sviluppo e all’occupazione.

Riflettori accesi anche sui giovani e sulle imprese, l’Italia deve sviluppare nuovi progetti per favorire le iniziative economiche e di lavoro dei ragazzi: non solo per l’acquisto della prima casa, ma per “fornire più possibilità di lavoro qualificato, più competitive con quelle degli altri Stati europei”. Un passaggio importante riguarda il completamento delle Unioni bancaria e dei mercati dei capitali, prioritario ma con la necessità di evitare la moltiplicazione di norme. Patuelli ha evidenziato l’importanza di “favorire la competitività delle banche nella Ue e la prevenzione nelle crisi bancarie, con i Fondi interbancari che debbono essere preferiti alle più costose 'risoluzioni' e a misure come il 'bail in': debbono essere sempre rispettati i risparmiatori e i lavoratori”. E, ancora, devono essere evitate penalizzazioni per chi detiene debito pubblico, con l’ambizione di giungere a un’armonizzazione dei sistemi e delle aliquote fiscali a livello Ue.

Per Patuelli le banche “hanno assoluta necessità di avere stabilità delle tantissime norme internazionali, europee e nazionali che vanno semplificate: nel 2023 quelle indirizzate alle banche sono state diverse migliaia". Una riflessione anche sull'intelligenza artificiale, rivoluzione che chiama in causa anche l'Abi:"L’Europa deve crescere e consolidarsi, sempre basata sull’equilibrio del binomio libertà-democrazia, con umanesimo digitale dinanzi alla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale che ha infinite potenzialità e rischi.

La UE è all’avanguardia nelle regole per l’Intelligenza artificiale per garantire certezza del diritto, responsabilità etica e giuridica, preminenza sempre delle responsabilità umane, tutela dei dati e dell’imparzialità, riservatezza e trasparenza per il progresso sociale equo e non discriminatorio".

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