"È arrivato il momento". La Fed annuncia il taglio dei tassi

Per il presidente della Fed Powell: "I rischi al rialzo per l’inflazione sono diminuiti. E i rischi al ribasso per l’occupazione sono aumentati"

"È arrivato il momento". La Fed annuncia il taglio dei tassi
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È giunto il momento”, queste le parole Jerome Powell, presidente della Federal Reserve a Jackson Hole riferendosi al taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti. La crescente debolezza del mercato del lavoro assieme al progresso verso l'obiettivo di un'inflazione al 2% suggeriscono che la politica monetaria restrittiva potrebbe terminare. Il numero uno della Fed ha indicato che un allentamento con un possibile taglio dei tassi potrebbe iniziare già nella prossima riunione di settembre. Ecco tutti gli aggiornamenti.

L'inflazione

I rischi al rialzo per l’inflazione sono diminuiti. E i rischi al ribasso per l’occupazione sono aumentati. È giunto il momento che la politica si adegui. La direzione di marcia è chiara e i tempi e il ritmo dei tagli dei tassi dipenderanno dai dati in arrivo, dalle prospettive in evoluzione e dall’equilibrio dei rischi”. Le parole Powell durante conferenza economica annuale della Fed arrivano come una ventata d’aria fresca dopo un livello di inflazione importante che ha sconvolto l'economia dall'inizio della pandemia. Il rapido aumento dei prezzi ha spinto la banca centrale statunitense ad alzare il tasso di riferimento dal quasi zero all'attuale intervallo del 5,25%-5,50%, si tratta di numeri che sono i più elevati degli ultimi 25 anni. Il numero uno della Fed ha espresso fiducia crescente nel fatto che l'inflazione stia tornando verso l'obiettivo del 2%, dopo aver raggiunto circa il 7% durante la pandemia.

Mercato del lavoro

Jerome Powell ha poi sottolineato che l'aumento di quasi un punto percentuale del tasso di disoccupazione nell'ultimo anno è dovuto principalmente all'aumento dell'offerta di lavoro e al rallentamento delle assunzioni, non ai licenziamenti. Powell ha chiarito che la Fed non intende causare ulteriori aumenti della disoccupazione, affermando: "Non cerchiamo né accogliamo con favore un ulteriore raffreddamento delle condizioni del mercato del lavoro".

Ha inoltre ribadito l'impegno della Fed a sostenere un mercato del lavoro forte mentre si lavora per raggiungere la stabilità dei prezzi: "Con un’adeguata riduzione della stretta, ci sono buone ragioni per pensare che l’economia tornerà al 2% di inflazione mantenendo al contempo un forte mercato del lavoro".

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