Altroconsumo ha sbirciato tra le condizioni offerte da diverse banche per stabilire quali offrono conti correnti con i costi di gestione più vantaggiosi per i clienti. Un’indagine fatta in un momento particolare, in cui costi e spese tendono a lievitare, gli interessi creditori rasentano lo zero e quelli debitori salgono. Un dato interessante che balza subito all’occhio è l’inversione di comportamento nei confronti dei giovani che, storicamente, le banche hanno sempre trattato con i guanti e che oggi sono al centro di piccoli salassi.
L’indagine sui conti correnti
Altroconsumo ha preso in considerazione l’indicatore dei costi complessivo annuo (Icc) al 31 gennaio 2023 e lo ha comparato a quello del mese di febbraio del 2022. Il risultato globale è presto detto: in media i costi di un conto corrente tradizionale sono aumentati dell’8,7% e quelli dei conti online del 2,2%.
Gli aumenti maggiori si sono abbattuti sulle relazioni bancarie dei giovani, le cui spese di gestione sono aumentate in media del 10%, a seguire le famiglie (+8,1%) e i pensionati (+7,9%).
Traducendo le percentuali in denaro, scrive Altroconsumo, si tratta di differenze che arrivano a sfiorare i 200 euro annui. A pesare sarebbe l’inflazione, in attesa che l’aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea vada ulteriormente a incidere sui costi di gestione dei prodotti bancari.
Il dettaglio
Sempre parlando di valori medi, un conto corrente presso Banca Intesa arriva a costare 204,80 euro l’anno, presso Crédit Agricole 180,19 euro. Le relazioni gestite da CheBanca! costano 120,36 euro, quelle gestita da Deutsche Bank 118 euro l’anno.
Il conto più vantaggioso per famiglie e pensionati è offerto da Mps che esige, rispettivamente 92,60 e 86,60 euro annui. Intesa gestisce i conti dei giovani a costo zero, e risulta essere apripista.
Tra le banche online prese in considerazione, ossia Bbva, Buddybank, Fineco, Hello Bank!, Ing, illimity bank, Mediolanum, Sella, Webank e Widiba, il costo medio è salito del 2,97% per i giovani, del 2% per le famiglie e dell’1,53% per i pensionati. Si smarca dagli aumenti soltanto illimity Bank che ha ridotto il costo del conto Smart.
Le soluzioni low-cost
Facendo leva sul profilo tipo, ossia quello di una famiglia che, oltre a ricevere lo stipendio sul conto corrente, ne fa uso per la domiciliazione delle bollette e del muto, Banca Progetto, Banca Sistema, Bbva, Ifis, illimity Bank, Ing, Megliobanca e Webank offrono ancora conti correnti con zero commissioni.
I tassi passivi
Le remunerazioni dei conti correnti sono tendenti allo zero, il valore medio è salito allo 0,002% contro lo
0,001% del 2022. Altra faccenda i tassi passivi, arrivando in media al 17,79% contro il 17,08%. Gli scoperti costano fino al 23,7% (Mps), fino al 22,2% (Intesa) e fino al 21,55 (Unicredit).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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