Nel 2011 il gruppo chimico tedesco Basf in Italia ha registrato un fatturato complessivo di 2.434 milioni, in flessione del 13% rispetto ai 2.809 milioni dell’anno precedente. Il calo deriva dal segmento Oil & Gas ed è imputabile integralmente alla crisi politica verificatasi nel 2011 in Libia che ha causato il blocco delle estrazioni e la relativa interruzione delle vendite in Italia per buona parte dell’anno. Un andamento più che positivo, invece, ha segnato l’intero business chimico il cui fatturato a terzi in Italia, incluso quello relativo ai prodotti per l’agricoltura, ha raggiunto i 1.736 milioni, realizzando un risultato record e una crescita del 14% rispetto all’anno precedente.
Tutti i segmenti hanno contribuito a questo incremento a due cifre. In particolare, viene segnalato l’eccellente andamento dei segmenti “performance products” e “plastics”. I primi contribuiscono a migliorare le performance di molti prodotti di uso quotidiano come creme, shampoo e prodotti per il make-up e vengono anche utilizzati nell'industria della carta e nel trattamento delle acque. Nei secondi rientrano, invece, prodotti quali le plastiche biodegradabili e compostabili per i sacchetti monouso e quei componenti automobilistici realizzati in materie plastiche innovative che garantiscono veicoli più leggeri e, di conseguenza, una riduzione delle emissioni.
“Nel 2011 il nostro gruppo in Italia ha ottenuto un eccellente risultato realizzando un record di vendite nel business chimico” - ha commentato Erwin Rauhe, amministratore delegato di Basf Italia e responsabile del gruppo nel Sud Europa - “In un anno che già presentava una situazione congiunturale complessa per il nostro Paese, il gruppo ha saputo crescere in maniera forte e continua”. Le vendite del primo trimestre 2012 hanno risentito positivamente della rapida ripresa, iniziata già a partire dal mese di ottobre 2011, delle attività produttive in Libia.
Nel primo trimestre il valore complessivo delle vendite del gruppo Basf per l’Italia si è attestato sugli 897 milioni di Euro, con un +10% rispetto allo stesso periodo del 2011. Il business chimico, comprese le vendite dei prodotti per l’agricoltura, ha invece registrato un fatturato complessivo di 436 milioni, in flessione del 9% rispetto all’analogo periodo record del 2011.
“Se guardo all’anno in corso” - continua Rauhe - “i dati del primo trimestre, in particolare del comparto chimico, sembrano scontare il quadro di profonda incertezza che continua a perdurare in Italia e nell’area mediterranea. Sono, però, soddisfatto di come il team Basf stia reagendo di fronte a questa congiuntura avversa. Proseguiremo anche per il 2012 nella nostra politica di contenimento dei costi e di ottimizzazione dell’efficienza operativa. Continueremo a focalizzare l’attenzione sulle esigenze dei clienti, lavorando per cogliere ogni nuova opportunità di sviluppo” Basf in Italia ha recentemente portato a termine l’acquisizione degli impianti di produzione, dei brevetti e dei diritti di proprietà industriale di BC Foam.
L’azienda, con sede a Volpiano (Torino), è specializzata nella produzione di schiume Pet, utilizzate ad esempio nella produzione delle pale eoliche.
Questa operazione conferma l’attenzione di Basf per il mercato italiano e per quelle realtà imprenditoriali innovative, ed altamente specializzate, che possono trovare nel Gruppo la forza necessaria per sostenere e accelerare lo sviluppo del proprio business.BASF è la società chimica leader nel mondo. Nel 2011 ha registrato un fatturato di circa 73,5 miliardi di Euro con un organico di oltre 111.000 collaboratori. E’ quotata alle Borse di Francoforte, Londra e Zurigo.
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