Al basilico o «pour femme»: ogni locale ha il suo cocktail

Francesca L. Caetani

Nuovi cocktail, che passione. Ingrediente fondamentale di tutti i party, il drink diventa anche lo spazio creativo dei locali più à la page della nightlife milanese, che li vogliono a propria immagine e stile. Il Luminal di viale Monte Grappa 14, il locale dei vip, propone un inno alla socializzazione, ovvero cuba libre, mojito, margarita alla fragola, o qualsiasi altro tipo di cocktail da bere direttamente nella coppa per lo champagne sino a un massimo di 7 persone, con cannucce giganti. Lo Spring G Lounge del G Lounge di via Larga 8 è invece a base di Aperol, vodka, maracuja, succo di limone, sciroppo di lime, succo d’arancia. In passato il locale fu ritrovo dei gerarchi fascisti nonché la più vecchia sala da biliardo di Milano e, negli anni Novanta, anche la sala fumatori più frequentata; oggi si presenta al pubblico con una veste nuova, ma resta uno dei templi della musica, che cambia ogni sera, dalla chill-out alla down-beat, dal jazz alla nu-house alla R’n’b. Due piani, lampadario a fibre ottiche, sotterraneo dall’atmosfera ovattata e calda illuminata da candele, è un’altra sede milanese dei party ultra-fashion.
Al Panama di piazza Gramsci 3, rivoluzione happy hour con l’aperitivo In The Party, cioè piatti portati direttamente al tavolo, menu scelto e portate continue senza pausa sino a tarda notte con assaggi dalla cucina di Mauro di Liddo, in più comici/cabarettisti per divertire il pubblico. Il mago dei drink del Dizzy Cafè di piazza Lega Lombarda 1 è invece Tiziano (ex Panino Giusto), al quale tra circa 60 tipi di cocktail nazionali e internazionali, si può ordinare un mojito con il basilico al posto della menta, il cosiddetto Sillone. A Le Petit Gateau, cioccolateria in via Bronzino 21 l'happy hour è dolce. La proposta di Roberta è uno squisito aperitivo con gustosi cocktail a base di cioccolato: piccante come il Fire (cioccolata scura, rhum, peperoncino), bianco come lo Snowball (cioccolata bianca, brandy, noce moscata), l'Amarone (cioccolata scura, amaretto di Saronno, cannella) e, da mangiare, la fonduta di cioccolata con frutta da immergere nel cioccolato fuso. Questo aperitivo si può fare tutti i giorni su prenotazione dalle 18 alle 20, esclusa la domenica.
Seduce con i suoi aromi intensi e avvolgenti, il nuovo cocktail della Posteria De Amicis in via Dea Amicis 33, che arriva da Londra ma porta un nome/simbolo del buon bere italiano, vino Rosso, in cui il fil rouge (ed è proprio il caso di dirlo) è il color rubin, lamponi pestati con zucchero, Raspberry Bols (sciroppo di lamponi) e vino rosso.
Atmosfere lounge, luci soffuse, sonorità vellutate, il tutto speziato con petali di rosa, alchechengi, zenzero, alloro: questi, infine, gli ingredienti dei nuovi Perrier Lounge Drink, il modo più «in» di bere. Nasce dalla Costa Azzurra la tendenza che conquista anche le star di Hollywood. Dal Garden of Eden di Los Angeles al Gotham Bar and Grill di New York le bollicine Perrier in versione lounge hanno stregato il jet-set, arrivando sino allo Sheraton Diana Majestic di Milano.

Pour Homme dall’intensa fragranza di alloro, Pour Femme dalla delicata essenza di rosa, Saigon e Guadalupe dai profumi orientali dello zenzero fresco e dell’alchechengi; sono i nomi dei Lounge Drink Perrier creati da Linda Puovic, bar manager del famoso albergo. Colpiscono non solo il gusto, ma anche la vista e l’olfatto, grazie ai colori e agli odori degli ingredienti speziati.

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