È stato fermato a causa di una semplice e banale infrazione del codice della strada, ma gli agenti che hanno effettuato le verifiche sulla sua auto si sono imbattuti in qualcosa di più "scottante": la stella della Nba e due volte vincitore dell'anello Rajon Rondo è finito in manette con l'accusa di possesso illegale di armi da fuoco, di accessori per droga e di marijuana. Stando a quanto riferito nella serata dello scorso lunedì 29 gennaio da WDRB-TV, l'ex playmaker dei Boston Celtics e dei Los Angeles Lakers sarebbe comunque già fuori dopo aver pagato la cauzione prevista per le violazioni a lui contestate.
L'episodio risalirebbe comunque alla giornata di domenica 28 gennaio: Rajon Rondo, 37 anni, si trovava al volante della propria auto per le strade della contea di Jackson, nell'Indiana, quando sarebbe stato fermato dalla polizia a causa di una non ben precisata infrazione del codice stradale. Durante le consuete fasi di identificazione e le verifiche effettuate dagli agenti sul mezzo della stella della Nba, tuttavia, qualcosa ha insospettito gli agenti preposti ai controlli. Uno di essi, infatti, ha avvertito chiaramente un forte odore di marijuana provenire dall'abitacolo del mezzo a quattro ruote. Quella situazione che si sarebbe potuta concludere rapidamente con una semplice quanto banale sanzione amministrativa, tuttavia, si è trasformato rapidamente in un problema decisamente più spinoso per l'ex playmaker dei gialloviola di Los Angeles.
I poliziotti hanno rivoltato l'auto di Rondo, trovando al suo interno non solo della marijuana e del materiale per il consumo dello stupefacente, ma anche una pistola. E questo è stato in effetti il ritrovamento più problematico per il 37enne, dato che su di lui pendeva un divieto di possesso di arma da fuoco a causa di un episodio avvenuto nel 2022. In quella circostanza una donna denunciò il due volte campione Nba: nella richiesta dell'ordine di protezione da lei presentata, quest'ultima raccontava che Rondo l'aveva minacciata con una pistola, sostenendo che temeva per la sicurezza dei suoi figli e che il cestista aveva assunto un"comportamento instabile, irrequieto ed esplosivo". In seguito le due parti in causa trovarono comunque un accordo, e il 37enne fu scagionato dalle accuse, anche se il divieto resta.
Secondo quanto riferito all'emittente televisiva dal
sergente Stephen Wheeles, portavoce dell'ISP, Rondo è stato successivamente portato in una prigione della contea di Jackson, dove ha depositato una cauzione tornando così in libertà in attesa del processo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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