Il mondiale degli Azzurri si chiude con un incrocio affascinante con una superstar della Nba come Luka Doncic, il miglior modo per salutare il capitano Luigi Datome, alla sua ultima uscita con la maglia dell’Italia. Il campione di Dallas è in serata di grazia, trova passaggi illuminanti e punti pesanti, creando grossi problemi alla difesa azzurra. Al double double di Doncic, risponde una prova maiuscola di Marco Spissu che, specialmente nel secondo tempo, fa la differenza. L’Italia si rifa sotto ma quando perdi 16 palloni è davvero difficile vincere. Gli ultimi due attacchi finiscono male e la Slovenia riesce a portare a casa la vittoria. Un finale amaro per una grande cavalcata che vale comunque il miglior risultato degli ultimi 25 anni. Ora spazio al rinnovamento e alla rincorsa verso Parigi 2024.
Partenza soft, Italia avanti
Visto che si gioca solo per il settimo posto nel mondiale di basket, partenza decisamente moscia da parte di entrambe le squadre. I primi punti li mettono gli slavi ma la superstar Luka Doncic sembra meno precisa del solito. L’Italia, come sempre, tira malino ma trova una bella ripartenza di Melli e un Fontecchio più riposato per contribuire ancora alla causa. La marcatura di Tonut sulla stella dei Mavericks sarà una delle chiavi della partita e, almeno nei primi minuti, sembra funzionare. Gli Azzurri mettono un parziale di 8-4, grazie allo 0-3 dal campo di Doncic. Difesa slovena un po’ distratta e Polonara ne approfitta per mettere una bella schiacciata, doppiata da un bel sottomano dopo una serie di rimbalzi guadagnati da Niccolò Melli.
Alla fine Doncic trova i suoi primi canestri, riportando sotto la Slovenia, che ci mette qualche minuto per carburare. La sua tripla vuol dire meno tre ma gli occhi dei tifosi azzurri sono tutti per il capitano Gigi Datome, alla sua ultima partita con la maglia azzurra. Ricci è costretto a spendere qualche fallo per limitare Doncic, che deve farsi perdonare il doppio tecnico rimediato con il Canada. La Slovenia, però, ora difende molto meglio, costringendo i nostri a forzare qualche tiro di troppo. Partita comunque equilibrata con il primo quarto si chiude sul 18-15 per gli Azzurri, nonostante i 9 punti di Doncic.
Ora si fa sul serio
Il secondo quarto vede la Slovenia ripartire con un piglio diverso e ribaltare la partita in un solo minuto. Italia che torna imprecisa, nervosa, che subisce un parziale di 5-0, costringendo Pozzecco a chiamare un timeout. Gli Azzurri riescono a trovare il pareggio ma continuano a tirare con percentuali piuttosto basse. Momento confuso della partita, con parecchi errori da entrambe le parti ma l’Italia sembra riuscire ad esprimersi meglio quando trova ripartenze veloci, come quella conclusa da Pippo Ricci. La gara diventa più fisica, con qualche fallo di troppo come l’antisportivo che Dragic mette su Gabriele Procida a centrocampo.
Più incisiva in difesa, con qualche buon pallone recuperato, l’Italia del Poz trova un buon parziale e si porta avanti di 5 punti. La Slovenia, però, riesce ad approfittare degli spazi guadagnati dal raddoppio sistematico su Doncic trasformandoli in punti pesanti, riequilibrando la partita. Il finale del secondo quarto vede alcune giocate illuminanti della superstar di Lubiana ma l’Italia rimane lì, a pochi punti di distanza. L’Italia è più squadra ma quando in campo c’è uno come Doncic, gli slavi trovano soluzioni spettacolari, dai passaggi no-look ad intuizioni splendide. Slovenia avanti nel finale con la tripla di Pajola a ridurre il vantaggio degli slavi ad un solo punto.
Break Slovenia, Doncic stellare
L’inizio degli Azzurri, come da tradizione, è da dimenticare: un parziale pesante di 7-0 con il solito Doncic che approfitta di una difesa stranamente svagata. Pozzecco richiama i suoi al massimo impegno per evitare che il divario con la Slovenia si allarghi fino a diventare ingestibile. Fontecchio e Polonara provano a suonare la carica ma Doncic sembra davvero incontenibile in questo inizio di secondo tempo. I grandi sforzi degli Azzurri vengono frustrati dalla solita prova dimenticabile dall’arco, con percentuali ancora ampiamente sotto il 30%. La Slovenia ringrazia e rimane stabilmente su un tranquillo più otto. Più che va avanti il quarto, più che le squadre in campo prendono direzioni opposte: sempre più precisa e determinata la squadra slava, fallosa ed imprecisa l’Italia. Come al solito, il terzo quarto è da dimenticare per gli Azzurri.
L’Italbasket fa l’impossibile ma ora le cose girano lisce per la Slovenia, trascinata dal solito Doncic che fa più o meno quel che gli pare. Il divario si allarga progressivamente, arrivando ad un meno quindici che fa presagire il peggio. Eppure, poco alla volta, le rotazioni di Pozzecco riescono a contenere la marea slovena e ridurre a termini più gestibili quel distacco che rischiava di affossare definitivamente gli Azzurri. Stasera, però, Luka Doncic tira molto meglio del solito, pessima notizia per i nostri. L’unico a rispondere presente, il solito Marco Spissu, le cui triple riescono a portare i nostri a meno dieci.
Finale in volata, Spissu non basta
La Slovenia, nonostante la propria stella trovi sempre passaggi illuminanti, perde qualche pallone di troppo ma gli Azzurri non riescono a convertire questi errori in punti pesanti. La sospensione di Ricci è una rondine che non fa primavera ma il rientro in campo di Fontecchio è quello che serve per riportare sotto l’Italia: schiacciata e tiro libero addizionale su una scelta discutibile dell’arbitro. Meno cinque per i nostri ma quando uno come Luka Doncic si mette in testa di ammazzare la partita c’è ben poco da fare. Alla sua tripla risponde Fontecchio ed ora l’Italia ci crede: Niccolò Melli trova una penetrazione ignorante e siamo sul meno due a 6’26” dalla fine. La superstar di Dallas ride quando gli viene fischiata un infrazione di passi ma gli Azzurri rimangono in partita.
Grande pressione su un Doncic nervoso, palla recuperata sul raddoppio e convertita da Melli nel canestro del meno uno. Fontecchio nel secondo tempo c’è eccome: i suoi sedici punti tengono a distanza l’Italia ma sono fondamentali le palle recuperate in difesa. Poca precisione dall’arco ma, in un modo o nell’altro, gli Azzurri riescono a pareggiare i conti. Con la Slovenia avanti di uno, Pozzecco ferma il gioco per consentire a Luigi Datome di lasciare il parquet per l’ultima volta, applaudito dall’intera Mall of Asia Arena. Una carriera incredibile che finisce sul palcoscenico più importante dopo 103 presenze con la Nazionale.
I'm not well right now #FIBAWC x #WinForItalia pic.twitter.com/WZLcNfsvdD
— FIBA Basketball World Cup 2023 (@FIBAWC) September 9, 2023
Finale ancora serrato, punto a punto a tre minuti dalla fine. Spissu è in serata di grazia: la sua tripla vale 20 punti per lui e meno due sulla Slovenia. Melli trova il play sardo nel pitturato ed è il canestro del pareggio. Spagnolo recupera un pallone e in qualche modo l’Italia va avanti.
A 40 secondi dalla fine una tripla dal post basso riporta avanti gli slavi ma il possesso è da dimenticare per i nostri: fallo in attacco di Fontecchio che riconsegna il pallone alla Slovenia. Hrovat mette i due liberi e l’Italia ha 15 secondi per recuperare tre punti. Gestione rivedibile, Fontecchio sbaglia ancora e la gara finisce qui. Vince la Slovenia 89-85, Italia solo ottava.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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