"Bayadère" di Nureyev porta l'Oriente alla Scala

Manni e Andrijashenko nel capolavoro che fece grande il ballerino come coreografo e regista

"Bayadère" di Nureyev porta l'Oriente alla Scala
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Questa mattina al Ridotto dei palchi «Arturo Toscanini» della Scala, il responsabile della comunicazione del teatro Paolo Besana, il direttore generale di Niguarda Alberto Zoli e il segretario della Fondazione Niguarda Riccardo Bertollini presenteranno l'anteprima benefica de «La bayadère» in programma il 22 maggio. Un evento organizzato dalla Fondazione a favore del progetto «Close2Mi» dedicato alla salute delle neomamme dopo il parto (info e biglietti aragorn.vivaticket.it e-mail biglietteria@aragorn.it).

A seguire il cartellone prosegue con dieci rappresentazioni dal 26 maggio al 21 giugno tra étoile e debutti nelle atmosfere orientaleggianti di un balletto a dir poco fastoso. Perché in scena andranno i tre atti prodotti dalla Scala sul Libretto di Marius Petipa e Sergej Kudekov, la coreografia e regia di Rudolf Nureyev da Marius Petipa, la supervisione coreografica di Manuel Legris, la musica di Ludwig Minkus, l'orchestrazione di John Lanchbery per le scene e costumi di Luisa Spinatelli e direzione di Kevin Rhodes con il Corpo di ballo e Orchestra della Scala e la partecipazione degli allievi dell'Accademia Scala.

«La Bayadère» vide la sua prima a San Pietroburgo nel 1877 e divenne uno dei più grandi successi di Marius Petipa, antecedente alle sue produzioni della «Bella Addormentata» (1890) e del «Lago dei Cigni» (1895). Un'India esotica tra leggenda, intrighi e drammi d'amore che attinge a opere letterarie come il poema Sakuntala. Il «Regno delle Ombre» fu il quadro che battezzò l'astro di Rudolf Nureyev che ne fu grande interprete e poi coreografo, tanto da rimontarlo per il Royal Ballet, facendo la sua prima apparizione nel 1965 alla Scala. Nel 1974 lo rimonta per l'Opera di Parigi e nel 1992 a pochi mesi dalla sua scomparsa, qui firma la sua messa in scena del balletto intero, fino ad ora rappresentato solo dal Balletto dell'Opéra di Parigi per cui fu creato. La produzione di Nureyev, ultima delle sue letture dei grandi classici, arriva per la prima volta alla Scala nel dicembre 2021 e per l'occasione con un nuovissimo allestimento firmato da Luisa Spinatelli.

L'étoile Nicoletta Manni aprirà le recite nel ruolo di Nikiya con Timofej Andrijashenko e in seguito per due rappresentazioni (il 12 e 14 giugno) accompagnerà il debutto scaligero di Kimin Kim, straordinario danzatore sudcoreano, dal 2015 primo principal straniero nella storia del Teatro Mariinskij.

Nei ruoli di Nikiya e Solor si alterneranno anche Martina Arduino e Marco Agostino (6 e 8 giugno); Virna Toppi in debutto l'11 e 13 gugno, con Nicola Del Freo; nuovamente protagonisti anche Vittoria Valerio e Claudio Coviello il 17 e 21 giugno, mentre sarà un debutto come Nikiya anche per Alice Mariani, in scena il 18 giugno con Timofej Andrijashenko. Alla Scala l'ultima Bayadère risale al 2008, nella versione di Natalia Makarova.

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