Il bazooka di Draghi ora spara: come investire (e guadagnare)

Ai nastri di partenza il quantitative easing. Da oggi Francoforte inizia una maxi iniezione di liquidità nell'Eurozona rastrellando titoli adun ritmo di 60 miliardi di euro al mese

Il bazooka di Draghi ora spara: come investire (e guadagnare)

Il bazooka di Mario Draghi ora spara. Il quantitative easing, la maxi operazione di liquidità che la Bce mette in campo da oggi, ha lo scopo principale di far ripartire il pil dell’Europa e fermare la deflazione. Sessanta miliardi al mese, da oggi fino al settembre 2016. Circa 1.140 miliardi di liquidità. Ma punta soprattutto ad avere effetti positivi sull’economia reale. Da un miglioramento del credito alle imprese ad una maggiore disponibilità nell’erogare i mutui. Ma anche più export con l’euro debole. Inoltre il quantitative easing consentirà manovre strutturali e riforme tali da tagliare la spese improduttiva e ridurre il deficit di bilancio degli Stati.

Mutui più leggeri

Un costo del denaro più basso è favorevole per chi vuole acquistare casa o ha già un mutuo in essere (stipulato in anni anche recenti) e lo vuole rinegoziare o intende approfittare delle opportunità della surroga. Già lo scorso anno, secondo le ultime rilevazioni dell’Abi, sulla scia di tassi di interesse migliori si è assistito ad una forte ripresa dei mutui. L’Istat peraltro ha indicato un mercato immobiliare in risalita dal terzo trimestre del 2014.

Maggior credito alle imprese

L’intervento sui titoli di Stato con il quantitative easing, insieme al mantenimento dei tassi di interesse ai minimi sommati alle precedenti misure di Francoforte (vedi Ltro e Tltro) dovrebbero offrire quella liquidità che serve alle imprese per sostenere la ripresa degli investimenti e di conseguenza dare agio a produzione e occupazione.

Più export con l'euro ai minimi

La moneta unica in discesa favorisce le esportazioni. È probabile che l’euro tocchi nuovi minimi. Il suo ulteriore deprezzamento non può che aumentare la competitività dell’Eurozona.

Aumento dell'inflazione

Nei 19 mesi dell’operazione si punta ad un’inflazione al 2%, una percentuale considerata positiva per i prezzi e di conseguenza per i consumi.

La Bce questa settimana ha rivisto in meglio le previsioni di inflazione per l’Eurozona, con un 0% per quest’anno, 1,5% per il prossimo e 1,8% per il 2017. Le stime di dicembre indicavano 0,7% per il 2015 e 1,3% per il 2016.

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