Acido mandelico, proprietà e benefici cosmetici

Ben tollerato e combinato con altri attivi, l'acido mandelico possiede innumerevoli virtù. Contrasta l'acne, ad esempio, e le discromie cutanee

Acido mandelico, proprietà e benefici cosmetici
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Ingrediente sempre più utilizzato per la creazione di sieri e di creme, l'acido mandelico è un acido organico aromatico appartenente alla categoria degli alfa-idrossi-acidi. Questi ultimi sono sostanze che, rompendo i legami che si formano tra alcune cellule della pelle, i cheratinociti, promuovono la desquamazione cutanea.

L'acido mandelico risulta meno irritante dell'acido glicolico e quindi più adatto a soggetti sensibili. Vanta diverse proprietà ma in particolare è in grado di contrastare l'iperpigmentazione, l'acne e le rughe. Il suo nome deriva dalla parola "mandel" che in tedesco significa "mandorla", il seme da cui può essere estratto anche se, oggigiorno, viene generalmente preparato per sintesi chimica. Scopriamolo insieme più da vicino.

Le proprietà dell'acido mandelico

L'acido mandelico, grazie alle sue proprietà antibatteriche, in passato era impiegato con successo nel trattamento delle infezioni urinarie (cistite, uretrite). A partire dagli anni Settanta del Novecento la sua particolare composizione è stata oggetto di studio della cosmetologia. Si sono quindi iniziati a produrre cosmetici via via sempre più innovativi. Le attuali formulazioni, sopratutto se associate ad altri attivi, sono in grado di:

  • Trattare le macchie cutanee di varia natura;
  • Detossinare la pelle;
  • Contrastare l'acne e tutte le sue manifestazioni (comedoni, pustole, cicatrici);
  • Ricompattare la cute e prevenire o combattere i segni del tempo, dalle rughe ai cedimenti;
  • Lenire i rossori prima e dopo una seduta di laser terapia;
  • Curare la rosacea, una malattia infiammatoria cronica che si presenta con arrossamenti, papule e teleangectasie.

A differenza degli altri alfa-idrossiacidi, l'acido mandelico non è fotosensibilizzante e quindi creme e sieri possono essere usati tranquillamente anche durante la stagione estiva. Inoltre chi si sottopone ad un peeling non sperimenta le classiche sensazioni di bruciore e di pizzicore. Questa caratteristica, come già detto, rende l'ingrediente adatto anche alle pelli sensibili.

Acido mandelico e concentrazione, quale scegliere?

Non tutte le creme contengono la stessa quantità di acido mandelico. La scelta del miglior cosmetico va fatta con consapevolezza e soprattutto con la guida di un dermatologo o di un medico estetico al fine di evitare spiacevoli effetti collaterali. Nella maggior parte dei casi in commercio si trovano prodotti con una concentrazione del 10% che, poiché ben tollerati, possono essere usati anche più volte a settimana.

Con una concentrazione del 15% serve qualche accortezza in più. Le applicazioni consentite sono massimo due a settimana. L'acido mandelico al 50%, invece, è utilizzato esclusivamente dai professionisti per la preparazione di peeling chimici che, oltre a garantire una pulizia profonda della cute, riducono le manifestazioni dell'acne e della rosacea. Dopo ogni trattamento la cute deve essere lenita mattina e sera con creme emollienti.

Acido mandelico: altri attivi ed effetti collaterali

Come abbiamo visto, l'acido mandelico possiede notevoli virtù le quali possono essere potenziate se l'ingrediente è abbinato ad altri attivi. Spesso esso è combinato con:

  • l'acido ialuronico: si ottiene un'intensa azione idratante, rimpolpante e anti rughe;
  • l'acido glicolico: si rafforzano i benefici esfolianti e depigmentanti;
  • l'acido azelaico: le proprietà battericide contrastano la comparsa dell'acne;
  • la vitamina A, C ed E: si amplificano gli effetti antiossidanti.

L'acido mandelico è generalmente ben tollerato, tuttavia può capitare che dopo l'uso sulla pelle compari una lieve irritazione. In questo caso è bene sospendere il trattamento e consultare uno specialista.

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