Rosacea o couperose, ecco come si manifesta

L'infiammazione può estendersi agli occhi e causare così congiuntivite, blefarite e fotofobia

Rosacea o couperose, ecco come si manifesta

Colpisce prevalentemente le donne, anche se sembra manifestarsi in modo più severo negli uomini. I soggetti prediletti hanno carnagione e capelli chiari, per questo è conosciuta come "Maledizione dei Celti". L'età di insorgenza è fra i 30 e i 50 anni, ma talvolta esordisce anche in epoca puberale o post-puberale. Con il termine rosacea (o couperose) si indica una malattia infiammatoria cronica della pelle facilmente confondibile con altri disturbi dermatologici, come un'allergia cutanea o un eczema. L'esordio è caratterizzato da un arrossamento a livello di guance, naso, mento e fronte a cui si associano papule simili a quelle dell'acne e teleangectasie. Per alcuni individui il decorso della patologie è ciclico, ovvero la sintomatologia può acuirsi per un periodo limitato ad alcune settimane o mesi, per poi regredire prima di aggravarsi nuovamente. Se non trattate, le manifestazioni danno luogo a lesioni cutanee, gonfiore del naso e il rossore può estendersi alla zona oculare.

Sono quattro le fasi dell'evoluzione della couperose: pre-rosacea, vascolare, infiammatoria, avanzata. La prima inizia con la tendenza ad arrossire facilmente ed evolve in un rossore persistente nella zona centrale del viso. Nella seconda il peggioramento della sintomatologia porta allo sviluppo di teleangectasie, ovvero piccoli e visibili vasi sanguigni sul naso e sulle guance, e gonfiore dell'area interessata. Nella terza, invece, si assiste alla comparsa di papule (lievi rigonfiamenti rossi) e pustole (rilievi pieni di pus) diffuse a naso, guance, mento e fronte. Nella quarta e ultima fase i segni clinici si fanno più intensi. L'ispessimento della pelle, soprattutto nel sesso maschile, può tradursi in un rinofima. Si tratta di un accumulo di tessuto sopra e intorno al naso che appare bulboso.

L'eziologia della rosacea è multifattoriale. Essa è l'esito, infatti, di una combinazione di fattori ereditari, ambientali, psicologici e immunologici che, facendo aumentare il flusso di sangue verso la superficie della pelle, contribuiscono ad aggravare la condizione. Cause tipiche includono: assunzione di alcol o di alimenti caldi, piccanti o speziati, temperature estreme (troppo calde o troppo fredde), stress, rabbia, imbarazzo, proliferazione dell'acaro Demodex follicolorum. Ancora esposizione alla luce del sole e al vento, esercizio fisico intenso, menopausa, problematiche della microcircolazione, sauna, uso prolungato di corticosteroidi. Esiste, poi, una connessione tra il disturbo dermatologico e l'ulcera gastrica Hp positiva.

I sintomi della rosacea sono diversi e possono manifestarsi con gravità variabile. Tra questi si ricordino: rossore localizzato al centro del volto improvviso o persistente, papule, pustole, rinofima, teleangectasie. La pelle della fronte, del mento e delle guance appare ispessita e non è raro che le manifestazioni compaino, altresì, su collo, torace, orecchie e cuoio capelluto.

Quando l'infiammazione colpisce gli occhi si parla di rosacea oculare. Segni clinici della stessa sono: rossore e bruciore della congiuntiva (congiuntivite), prurito e gonfiore delle palpebre (blefarite), lacrimazione abbondante e accentuata sensibilità alla luce (fotofobia).

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