È indicato bere acqua durante i pasti o sarebbe meglio evitare di farlo? Da sempre si tratta di un tema abbastanza divisivo tra gli esperti: l'unica cosa su cui tutti concordano è che idratarsi è di fondamentale importanza per consentire a tutte le parti del nostro organismo di svolgere al meglio le proprie funzioni. E non potrebbe essere altrimenti, costituendo l'acqua ben il 60% del peso complessivo del corpo di un essere umano.
A fornire preziose indicazioni è Elisabetta Berardi, specialista in Scienze dell'alimentazione che collabora con l'Università di Bari."Ai miei pazienti, soprattutto coloro che devono perdere peso, consiglio di cominciare ogni pasto con due bicchieri di acqua", spiega l'esperta a Today. Un modo di "ingannare" l'organismo, dato che così facendo si riempie lo stomaco anticipando la sensazione di sazietà: i recettori nervosi, che rilevano l'espansione delle pareti dell'organo, trasmettono subito il segnale all'ipotalamo nel nostro cervello, il quale lo interpreta come se stesse ricevendo del nutrimento. "Questo meccanismo è simile a quello attivato dall'assunzione di cibo solido, anche se l'effetto dell'acqua è più breve, poiché viene rapidamente assorbita nel tratto intestinale superiore", prosegue la specialista. "Bere acqua prima o durante un pasto può aiutare alcune persone a ridurre l'introito calorico", suggerisce, per cui"sentendosi sazi più rapidamente, potrebbero consumare porzioni più piccole".
È sufficiente assumere circa 500 ml di acqua grossomodo mezzora prima di sedersi a tavola per ottenere dei benefici: una serie di studi dimostra che, così facendo, pazienti obesi o sovrappeso riescono a ridurre la quantità di cibo che si accingono a mangiare e quindi, di conseguenza, anche l'apporto calorico. Le persone, comunque, differiscono molto tra loro a seconda delle abitudini: "Alcuni trovano più confortevole bere piccoli sorsi di acqua durante il pasto per aiutare la deglutizione e percepire meno secchezza", considera la dottoressa Berardi, "mentre altre preferiscono bere a fine pasto per non appesantirsi. Dal punto di vista fisiologico, bere una quantità moderata di acqua prima, durante o subito dopo il pasto non provoca effetti significativi sulla digestione".
Bere acqua durante i pasti, senza esagerare con le quantità, aiuta concretamente, dal momento che come si dice spesso la prima digestione avviene nella bocca: "Facilita la deglutizione, aiuta a mantenere umide le mucose orali e favorisce la formazione del bolo alimentare, rendendo più semplice la progressione del cibo lungo l’esofago", precisa l'esperta. Oltre ciò, una corretta idratazione consente di assorbire al meglio tutti i nutrienti dei cibi e agevola il passaggio finale nell'intestino: "Senza un'adeguata assunzione di liquidi, il pasto potrebbe risultare meno confortevole e potrebbe aumentare il rischio di stitichezza a lungo termine", puntualizza la dottoressa Berardi.
Bere acqua è di fondamentale iportanza, e non farlo con una certa regolarità comporta una serie di problemi per il nostro organismo: a parte la disidratazione, possono subentrare anche stanchezza, difficoltà a concentrarsi, mal di testa, secchezza delle mucose e costipazione. La secchezza ostacola il transito nell'intestino, causando gonfiore e difficoltà ad assorbire i nutrienti dei cibi: "In casi più gravi, la disidratazione può alterare il bilancio elettrolitico e mettere sotto sforzo reni e cuore", mette in guardia la specialista.
Nonostante queste considerazioni, tuttavia, non c'è una regola precisa da seguire per quanto concerne le quantità di acqua da ingerire durante i pasti principali: le necessità di ciascuno differiscono a seconda dell'età, del peso corporeo, delle condizioni di salute, del livello di attività fisica praticata e anche, ovviamente, delle condizioni climatico-ambientali in cui ci si trova. "In generale, si potrebbe consigliare un bicchiere d’acqua (circa 200 ml) durante il pasto, ma alcuni soggetti potrebbero preferire di più o di meno", spiega l'esperta, "la cosa importante è mantenere una buona idratazione totale durante tutta la giornata, assumendo circa 2 litri d'acqua, salvo indicazioni mediche diverse".
Ovviamente una componente importante in tal senso è rappresentata dalla tipologia di cibo che ci accingiamo a mangiare: alimenti secchi o ricchi di fibre, come legumi, cereali o pane integrale, richiedono una maggiore idratazione per la fase della digestione e il transito intestinale, diversamente di quanto accade se si assumono alimenti già di per sé ricchi di acqua come frutta o verdura."L'alimentazione può contribuire in modo significativo a mantenere un buon livello di idratazione, integrando i liquidi necessari soprattutto nei mesi freddi, quando la sensazione di sete è meno percepita", consiglia la dottoressa Berardi.
"Circa il 20-30 per cento dell'apporto idrico giornalieroviene normalmente dal cibo. Alcuni alimenti, in particolare quelli ricchi di acqua, aiutano a mantenere un adeguato bilancio idrico", conclude la specialista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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