Carenza di potassio, occhio ai valori: come si manifesta l'ipokaliemia

Il sale minerale è fondamentale per l'equilibrio e le funzionalità del nostro organismo: cosa accade quando i valori diminuiscono

Carenza di potassio, occhio ai valori: come si manifesta l'ipokaliemia
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Il potassio è uno dei macroelementi fondamentali per il corretto funzionamento dell'organismo, per cui in condizioni di importante carenza di questo sale minerale possono verificarsi dei significativi squilibri con conseguenze anche gravi.

Presente di solito in grandi quantità nel nostro corpo, negli adulti circa 180 grammi, è concentrato in particolar modo nelle cellule cardiache, in quelle muscolari e nei liquidi extracellulari. Unitamente al sodio presiede alle funzioni di contrazione muscolare, a parire da quella del cuore, regola l'equilibrio dei fliuidi e dei minerali intra ed extra-celluari e contribuisce a equilibrare la pressione sanguigna. Oltre ciò, ha una gran parte nella produzione di energia, partecipando alla sintesi delle proteine, alla trasmutazione degli zuccheri in glicogeno e quindi alla trasmissione degli impulsi nervosi.

Generalmente lo assumiamo atteraverso l'alimentazione, in concentrazioni maggiori nei vegetali freschi e poco trasformati. Verdura, frutta e legumi secchi risultano le fonti principali, anche se, pur in minore concentrazione, il potassio è presente pure nei latticini, nel pollame, nelle carni rosse e nel pesce: un adulto di sesso maschile dovrebbe assumerne circa 3mg al giorno, 2.3 mg sono invece sufficienti per le donne. Assorbito tramite l'intestino, il macroelemento passa nel sangue per essere smaltito infine con le urine.

I valori di riferimento corretti sono in genere compresi tra 3.5 e 5.0 mEq/l. In caso di eccedenza si verifica l'"iperkaliemia", mentre con livelli inferiori si parla di "ipokaliemia": questa può essere moderata (tra 2.5 e 3.0 mEq/l) o seria (al di sotto di 2.5 mEq/l). La carenza di potassio lieve non provoca sintomi peculiari o particolarmente gravi, per cui è difficile da individuare. Quando è moderata iniziano a verificarsi degli episodi conseguenti allo scompenso, come debolezza muscolare, gambe pesanti, crampi, sonnolenza, ipotensione. Qualora sia più marcata e persistente, l'ipokaliemia provoca poliuria, difficoltà respiratorie, nausea e vomiti, stato confusionale e tachicardia, e può causare un arresto cardiaco.

Proprio l'aumento della minzione contribuisce ad accelerare l'eliminazione del potassio attraverso le urine, per cui in genere queste carenze si associano a disturbi gastroenterici, come vomito/dissenteria prolungati, patologie o disturbi ai reni, come ad esempio la pielonefrite o la sindrome di Fanconi, acidosi diabetica, prolungati regimi ditetetici eccessivamente ipocalorici o abusi di farmaci diuretici e/o lassativi.

Le condizioni patologiche alla base dell'ipokaliemia devono essere trattate, ma in genere in adulti sani il potassio si riassesta riequilibrando l'alimentazione o assumendo integratori per via orale. Qualora ciò non sia sufficiente o nei casi più gravi si procede per via endovenosa.

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