Attenzione alla nuova patologia: mal di testa persistente quotidiano

La storia di Mia, una ragazza costretta a convivere con l'emicrania dopo aver bevuto un frullato: ecco cosa le è accaduto

Attenzione alla nuova patologia: mal di testa persistente quotidiano
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Un semplice frullato le ha cambiato la vita per sempre, costringendola a convivere con un fortissimo mal di testa. A raccontare la sua storia sui social è la 21enne Mia Ristaino, costretta a fare quotidianamente i conti con una sofferenza indicibile. Da ben 696 giorni la ragazza soffre di un dolore alla testa fortissimo, quasi invalidante. Le cause che hanno portato a questo sono a dir poco sconcertanti.

Mia ha raccontato ai suoi follower che tutto è cominciato da un'azione a dir poco banale. Mentre si trovava insieme a un'amica, la 21enne aveva preso un sorso dal suo bicchiere di frullato. Nulla che potesse rivelarsi pericoloso. Eppure il suo incubo è cominciato proprio in quel momento. Risvegliatasi il giorno dopo nulla è più stato come prima. Era febbraio e Mia avvertiva un forte mal di testa. Una condizione spiacevole, ma che non aveva destato preoccupazione, non all'inizio. Le prime angosce sono arrivate quando la ragazza e la sua famiglia si sono accorti che il dolore non passava ma che, anzi, si acuiva, presentando anche altri sintomi.

Sono così iniziate le visite mediche, spesso concluse senza trovare soluzioni. Mia ha sperimentato diversi tipi di trattamento, e si è sottoposta a molteplici esami per arrivare a una diagnosi. Alla fine è emerso che la causa dei sintomi avvertiti dalla ragazza era il virus della mononucleosi.

"Prima conducevo una vita normale. Non avevo un sistema immunitario particolarmente forte, ma ero normale, andava tutto bene", racconta sui social la 21enne, passando poi a spiegare come una mattina, di punto in bianco, si fosse svegliata col peggior mal di testa della sua vita. "Avevo già sofferto di emicrania in passato, ma ho pensato 'questa è un'altra cosa'. Da quel momento non è passato un secondo senza quello stesso dolore. Sono passati 696 giorni", aggiunge.

Dopo mesi trascorsi a passare da uno studio medico all'altro, e da uno specialista all'altro, la giovane è infine riuscita a capire la causa di tutta la sua sofferenza. Tac e risonanze non hanno dato alcun esito, mentre i test per la mononucleosi e per il virus Epstein-Barr sono risultati positivi. A quanto l'infezione, trasmessa da quel sorso di frullato, ha scatenato una condizione cronica chiamata NDPH, ossia "nuovo mal di testa persistente quotidiano".

I sintomi, a detta di Mia, possono essere devastanti e invalidanti. "Alcuni erano così forti che mi facevano addormentare, altri mi hanno causato allucinazioni. Uno mi ha fatto dimenticare di poter parlare la mia lingua", spiega. Altri disturbi accusati dalla ragazza sono vista offuscata, ronzio nelle orecchie, calo dell'udito, problemi all'articolazione temporo-mandibolare, linfonodi ingrossati, dolore al collo, intorpidimento del viso e formicolio di braccia e arti periferici, ma anche nausea, vomito e vertigini.

Una condizione da considerarsi invalidante perché, come affermato dalla 21enne, ci sono giorni in cui il dolore è

così forte da non darle la possibilità di fare niente. A soli 21 anni, Mia è costretta a restare in casa, perché guidare potrebbe essere pericoloso e fare qualsiasi attività risulta quasi impossibile nelle sue condizioni.

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