L'inattività fisica e una cattiva alimentazione rappresentano un’emergenza per la salute pubblica italiana, con costi economici e sociali sempre più insostenibili. Secondo il rapporto "Cibo e Sport: buona alimentazione e attività fisica, un connubio perfetto per la salute", presentato oggi al Senato dalla Fondazione Aletheia, il costo dell’inattività fisica per l’Italia ammonta a 1 miliardo di euro all’anno. Una cifra che colloca il nostro Paese al secondo posto in Europa, preceduto solo dalla Germania (2,8 miliardi di euro) e seguito da Francia (932 milioni) e Spagna (446 milioni).
Un impatto globale e locale allarmante
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha segnalato che, a livello globale, l’inattività fisica potrebbe generare entro il 2030 circa 500 milioni di nuovi casi di malattie prevenibili, con costi di trattamento che supererebbero i 300 miliardi di euro. Per l’Italia, la spesa di 17 euro pro capite all’anno, legata alla mancata attività fisica, sottolinea la necessità di interventi mirati per arginare il fenomeno, con ripercussioni non solo sulla salute individuale, ma anche sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn).
I dati italiani: un quadro in chiaroscuro
Nonostante il miglioramento degli ultimi vent’anni nella pratica sportiva – con una riduzione degli adulti inattivi dal 39,5% al 31,5% – restano preoccupanti le tendenze tra i giovani e i bambini. Nel 2023, il 19% dei bambini italiani di 8-9 anni risultava in sovrappeso e l’8-9% obeso. “È essenziale cominciare dai più giovani”, ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci, aggiungendo: “Dobbiamo introdurre un’ora settimanale dedicata ai corretti stili di vita già dalla scuola primaria, altrimenti il Ssn non sarà sostenibile”.
Al contrario, tra i giovani adulti e gli anziani, si registra una crescita nell’attività fisica: il 57,7% dei giovani tra i 16 e i 24 anni pratica sport regolarmente, mentre tra gli over 65 la percentuale è raddoppiata in vent’anni, passando dal 6,7% al 16,4%. Tuttavia, la sedentarietà continua a crescere tra bambini e adolescenti, complice l’aumento del tempo trascorso davanti a dispositivi elettronici.
Cibo e sport: due alleati per la salute
La Fondazione Aletheia sottolinea l’importanza di un’alimentazione sana, evidenziando che solo l’8,5% degli italiani consuma le cinque porzioni giornaliere raccomandate di frutta e verdura. I giovani sono i principali consumatori di snack e bevande energetiche, mentre gli over 65 preferiscono cibi meno elaborati. “La salute nasce a tavola, anzi nei campi”, ha affermato Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti, puntando il dito contro il consumo di cibi ultraprocessati, che secondo il British Medical Journal sono più dannosi di alcol e droga.
Antonio Gasbarrini, presidente del comitato scientifico della Fondazione, ha ribadito l’urgenza di tornare a un modello alimentare mediterraneo: “Chi segue una sana alimentazione riduce tutti i rischi di malattia. Ma noi non la seguiamo più. Il 10-15% dei ragazzi è obeso e a 40 anni saranno diabetici”.
Proposte per il futuro
La prevenzione emerge come la strategia cruciale per affrontare questa emergenza sanitaria. Tra le proposte avanzate dalla Fondazione Aletheia e dagli esperti:
- Educazione alimentare nelle scuole per formare le nuove generazioni su cibo e salute.
- Etichettature trasparenti sugli alimenti per aiutare i consumatori a fare scelte più consapevoli.
- Investimenti nella ricerca e nel monitoraggio degli effetti dei nuovi alimenti sulla salute pubblica.
- Promozione dell’attività fisica in tutte le fasce d’età
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato che “il nostro obiettivo non è solo quello di allungare la vita, ma di aumentare gli anni trascorsi in buona salute. Se non investiamo in prevenzione, il sistema sanitario non potrà reggere”.
L’obesità e la sedentarietà non sono solo questioni di benessere individuale, ma rappresentano un costo insostenibile per la collettività.
Cibo e sport sono le leve principali per invertire la tendenza, promuovendo un futuro più sano e sostenibile per tutti. Come ha affermato il presidente della Fondazione Aletheia, Stefano Lucchini: “Agire sulla prevenzione significa garantire il benessere psicofisico delle persone e la tenuta economica del Paese”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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