
Dopo giorni in cui si sono rincorse notizie varie sulla salute del Papa, è stato lui stesso a chiedere ai medici che lo hanno in cura di divulgare senza omissioni quali sono le sue reali condizioni. Il pericolo per il Santo Padre non è escluso, la polmonite bilaterale continua a esserci ma non è allettato e non è collegato ai macchinari, anche se usa le i naselli a cannula quando necessita di ossigeno. "Se per sciagura uno di questi germi dovesse passare nel sangue ci sarebbe una sepsi", ha spiegato il professor Sergio Alfieri in un briefing sulla salute del Santo Padre. Ma cosa è la sepsi?
Cos'è
Tecnicamente è una complicazione che insorge a seguito di un'infezione in rari casi in cui l'organismo reagisce eccesivamente alla presenza di germi. Questo va a danneggiare tessuti e organi compromettendone il funzionamento. Se non viene presa per tempo può causare la morte anche in soggetti giovani e sani, pertanto in un organismo fragile come quello di un anziano è indubbiamente più pericolosa. Per questo i medici che hanno in cura il Papa considerano la sepsi come "il vero rischio" per le sue attuali condizioni di salute.
Le cause
La sepsi può insorgere per infezioni batteriche in qualunque parte del corpo in seguito al passaggio dei germi nel sangue. Questo rende il problema particolarmente pericoloso perché attraverso il sangue i germi responsabili dell'infezione vengono trasportati in tutto il corpo e coinvolgono tutti gli organi. Sono generalmente i batteri i responsabili della sepsi ma possono provocarla anche funghi e virus. Tra i principali responsabili ci sono l'appendicite, l'endocardite, la peritonite, le infezioni del tratto urinario e, appunto, la polmonite. Non sempre i medici sono in grado di riscontrare da dove l'infezione è partita, soprattutto quando la sepsi viene diagnosticata in fase avanzata.
I sintomi
In base all'età, la malattia presenta sintomi diversi. Tra i principali sintomi della sepsi nei bambini ci sono le convulsioni, la letargia, il respiro accelerato, marcata sonnolenza, la pelle fredda, pallida e bluastra con comparsa di macchie che permangono anche se viene esercitata una pressione con le dita. Negli adolescenti e negli adulti, invece, si presenta febbre o, di contro, temperatura corporea bassa, brividi e tremori, aumento del battito cardiaco e respiro accelerato. In alcuni casi, a questi sintomi si possono associare quelli dello shock settico, che si rifanno principalmente al crollo della pressione sanguigna e, in particolare, mancamenti e grave debolezza, vomito e nausea, diarrea, difficoltà respiratorie, assenza di urine per almeno 24 ore e stato confusionale.
Cure
Non esiste una cura unica per la sepsi ma questa varia in base alla zona che viene copita in modo preminente e, soprattutto, in base al tipo di infezione che l'ha originata. Esiste uno schema generale, un protocollo che seguono i medici in ospedale a seguito del ricovero per sepsi: si inizia con gli antibiotici, che nascono per contrastare le infezioni.
Vengono somministrati al paziente i liquidi per via endovenosa e l'ossigeno, nel caso in cui l'ossigenazione del sangue sia bassa. In caso di shock settico è necessario il ricovero in terapia intensiva dove vengono attuati i protocolli di supporto agli organi vitali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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