Stretching e meditazione in gravidanza

Alcuni strumenti utili per affrontare il momento della gravidanza nella piena consapevolezza del proprio corpo e mente

Stretching e meditazione in gravidanza

La gravidanza rappresenta un momento speciale della vita di una donna: conoscerne i vari aspetti ed accompagnare i cambiamenti che comporta, può permetterci di viverla in maniera consapevole e positiva. Attraverso la consapevolezza corporea siamo in grado di ascoltare il nostro corpo e farci guidare dalle sue sensazioni e in quest'ottica lo stretching rappresenta una forma antica e profonda di connessione con noi stessi attraverso il corpo: ecco perché durante la gravidanza può essere una valido strumento.

Lo stretching in gravidanza

I benefici dello stretching in gravidanza sono molteplici: favorisce il rilassamento, aiuta la preparazione fisica per il travaglio, allevia alcuni fastidi tipici che si presentano in gravidanza. Ma ci sono alcune aspetti da tenere in considerazione durante la gravidanza, legati ai cambiamenti ormonali e nel nostro caso specifico alla produzione di relaxina.
Questo ormone viene prodotto dal corpo per inibire le contrazioni spontanee dell’utero durante la gravidanza e rallentando la produzione di collagene rende i tessuti e legamenti più elastici. Talvolta la relaxina crea lassità sui tessuti molli e per questa ragione dobbiamo prestare attenzione ai movimenti che eseguiamo in gravidanza e alle posture che teniamo in maniera prolungata.
Tra gli ulteriori benefici dello stretching ricordiamo che:

  • Migliora la circolazione
  • Aiuta nella prevenzione della depressione
  • Diminuisce i livelli di stanchezza
  • Calma la mente
  • Riduce l'insonnia
  • Migliora la digestione
  • Riduce i crampi
  • Allevia i dolori strutturali
  • Allevia e previene la tensione muscolare

Imparare a rilassarsi quando si fa stretching è fondamentale. Attraverso la respirazione possiamo entrare in contatto con il nostro corpo e farci accompagnare dal rilassamento che questa genera, utilizzando la pancia per la respirazione diaframmatica e lasciando che questa si muova in maniera naturale.
Trattenendo invece il respiro, il corpo tenderà a irrigidirsi, rendendo l'allungamento più difficile e meno fluido.

La meditazione in gravidanza

La meditazione è una pratica antica che aiuta il rilassamento e permettere di raggiungere consapevolezza fisica e mentale. Non esiste una tecnica più efficace di un'altra, proprio perché il concetto meditativo è qualcosa di personale.
Nel caso della gravidanza la meditazione può essere utilizzata per creare uno spazio personale dove osservare i nostri pensieri, che accompagnano il cambiamento, senza giudicarli, ma semplicemente iniziando a riconoscerli.
Questo tempo che creiamo solo per noi, ci aiuterà a gestire pensieri ed emozioni con una consapevolezza e leggerezza differente. Lo stato meditativo favorisce il recupero ed il riposo creando un benessere generale per concentrazione e calma.

Studi scientifici dimostrano che la meditazione in gravidanza abbassa i livelli di cortisolo, riducendo la risposta del corpo allo stress e conservando uno stato di calma.
Lo stress prolungato può elevare i livelli di cortisolo e della pressione sanguigna, situazioni da evitare durante la gravidanza: un'elevata pressione sanguigna diminuisce la quantità di flusso di sangue alla placenta, fattore che potrebbe rallentare la crescita del feto a causa del ridotto apporto di elementi nutritivi e di ossigeno.

Alcuni consigli utili

Nella meditazione, all’inizio, servirà un po’ di pazienza e pratica. La costanza è molto più importante dell’intensità, quindi cercate di farlo regolarmente anche se per poco tempo piuttosto che poche volte che durano tanto. Ecco alcune preziose indicazioni che vi aiuteranno nella pratica:

  • scegliete un luogo tranquillo, in modo da non essere disturbati da rumori o dal suono del vostro cellulare
  • referite indumenti leggeri e comodi per non percepire pressione sul corpo e per poter respirare liberamente con la pancia libera
  • mettetevi sempre in una posizione comoda utilizzando cuscini e superfici morbide anche quando siete sedute
  • tenete la colonna in posizione verticale senza assumere posture di compenso
  • se necessario impostate un timer per iniziare da 5/10’, ma con la pratica provate a non pensare al tempo
  • limitatevi ad osservare quello che succede senza giudizi o preoccupazioni, lasciate fluire i vostri pensieri.

Iniziate portando l’attenzione sul vostro respiro senza modificarlo. Ogni volta che la mente viaggia oltre il momento presente, cercate dolcemente di riportarla sul qui e ora, riconcentrandovi sul respiro: se vi viene difficile concentrarvi sulla respirazione provate a focalizzarvi sulle tensioni del vostro corpo, iniziando dai piedi sino alla testa.

Un altro aspetto meraviglioso della meditazione è la connessione profonda che possiamo creare con il nostro bambino, sia mentalmente, attraverso la visualizzazione in fase meditativa, sia fisicamente, attraverso il contatto delle nostre mani sulla pancia: questa meditazione consapevole di contatto può essere effettuata anche con il compagno.


Apprendere la pratica meditativa significa anche arrivare al giorno del parto con uno strumento in più per controllare la nostra respirazione, gestire il dolore, contrarre e rilassare il nostro corpo quando serve.

Buona meditazione a tutti!

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