Maledetta politica. Era già pronto tutto: la visita informale di Silvio Berlusconi a Milanello e una bottiglia magnum di champagne per brindare ai venti anni di rossonero (oggi 20 febbraio il compleanno). Tutto annullato, allimprovviso, dopo le notizie provenienti ancora da Bengasi. Così al Milan non è rimasto altro che rinviare alla prossima occasione lincontro celebrativo. Silvio Berlusconi ritaglierà allavvenimento dalla sua agenda di impegni la sera del 15 marzo, giorno dedicato alladdio al calcio di Albertini, e alla sua partita con la presenza a Milano di moltissimi esponenti del ventennio berlusconiano, da Sacchi e Capello, da Rijkaard e Van Basten. Anche per questo motivo il secondo posto appena riconquistato è passato quasi inosservato dalle parti di Milanello.
La spiegazione, se si prova a indagare, è anche di altro tipo. Già sabato notte, nelle viscere di San Siro, piegata la resistenza del Cagliari, Adriano Galliani ha tenuto a rapporto tutti gli esponenti della società, staff tecnico e Milanlab compresi. In discussione, questa volta, non problemi tecnici né il rendimento, soddisfacente, della squadra ma la fuga di notizie che han provocato imbarazzo al club. Prima tra tutte quella relativa allesercizio di team building, letterale creazione di una squadra, per tacere del viaggio a Miami degli infortunati Ambrosini e Maldini per accelerare la guarigione. Il cicchetto è stato recapitato anche ai calciatori che sabato notte han preferito defilarsi, lasciando ai soli Ancelotti e Seedorf il compito di ridimensionare la portata della novità. Chissà, forse anche questo è un proficuo allenamento in vista del viaggio in Baviera e della prova di martedì sera allAllianz Arena, il cui prato è giudicato in condizioni impresentabili (quello di San Siro verrà rizollato tra 10 giorni).
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