Berlusconi in aula: "Processo incredibile Mai conosciuto Mills"

Il premier torna in aula per il processo in cui è accusato di corruzione. Il video Il Cav: "E' ridicolo"

Berlusconi in aula:  
"Processo incredibile 
Mai conosciuto Mills"

Milano - Torna in aula Silvio Berlusconi, "l’uomo più processato dell’universo", come si è definito ieri. Torna in aula per la quarta volta da fine marzo, la prima in cui partecipa come imputato al processo in cui è accusato di corruzione in atti giudiziari per un presunto versamento di 600 mila dollari all’avvocato inglese David Mills.Torna in aula per dare soddisfazione a quelli che "dicono ancora, senza vergognarsi, fatti processare". Torna il giorno della memoria per le vittime del terrorismo, il giorno in cui sulla facciata del palazzo di giustizia campeggiano tre gigantografie con i volti del pm Emilio Alessandrini, del giudice istruttore Guido Galli (uccisi dai terroristi di Prima Linea rispettivamente nel 1979 e nel 1980) e dell’avvocato Giorgio Ambrosoli (liquidatore della banca privata assassinato da un killer su ordine di Michele Sindona). 

I contestatori Manifesti che non possono non far pensare a quelli affissi da Roberto Lassini e alle polemiche che hanno suscitato. "Via le Br dalle procure" recitavano quelli. "Grazie ai magistrati e alla polizia giudiziaria che ci hanno protetti dalle Br e da tanti altri pericoli anche a prezzo della vita", scrivono oggi una decina di ragazzi appostati davanti al tribunale. Intanto all’ingresso di via Freguglia, luogo abituale di ritrovo di giornalisti, cameramen e sostenitori del Premier, ci sono pochi sostenitori del presidente del Consiglio.

Revocata la contumacia E' la prima volta che Silvio Berlusconi si presenta in aula nel processo che lo vede accusato di corruzione in atti giudiziari per un presunto versamento di 600 mila dollari all’avvocato inglese David Mills, il quale poi avrebbe rilasciato una testimonianza falsa. I giudici della decima sezione penale del tribunale di Milano hanno quindi revocato al premier la contumacia che era stata dichiarata alla prima udienza.

"Non conosco Mills" Il premier dice di non conoscere l'avvocato David Mills. Una tesi sostenuta già nel 2008, in un'intervista rilasciata a Bruno Vespa. Nel libro "Viaggio in un'Italia diversa", i cui passaggi il premier ha fatto consegnare ai giornalisti, Berlusconi afferma che Mills "era uno dei tantissimi avvocati di cui all’estero si era servito occasionalmente il gruppo Fininvest. Io non ricordo di averlo mai conosciuto. Con i soci e il fisco inglese Mills si inventò la
storia che quei 600mila dollari non erano frutto di un’attività professionale, ma di una donazione. Gli venne in
mente il nome di un dirigente Finivest con il quale aveva avuto rapporti in passato, Carlo Bernasconi. E si inventò
che quei soldi erano una donazione di Bernasconi. Perché proprio di Bernasconi? Perché Bernasconi nel frattempo era morto".

"Processo incredibile" Uscendo dall'aula il premier ha ribadito quanto già detto ieri: "Questo processo ha dell’incredibile, è il peggiore di tutti, perché non c’è prova, né movente". Se l'imputato non fosse lui, ha aggiunto, "si chiuderebbe tutto subito". Poi torna ad attaccare la magistratura, sottolineando che il Pdl chiederà una commissione di inchiesta per evidenziare se all’interno della magistratura c’è un’associazione con fini a delinquere". Poi precisa di non avercela con tutti i magistrati: "Sono grato a questi magistrati che hanno ritenute infondate le accuse nei miei confronti da parte di chi cerca di usare il diritto come arma politica contro di me".

Il rischio prescrizione I giudici hanno fretta e alla richiesta dei difensori del premier di riconvocare il testimone Paolo Marcucci, un imprenditore farmaceutico, il pm Fabio De Pasquale risponde: "Richiamare un testimone è un lusso che non possiamo permetterci, se ci fosse più tempo a disposizione...". Il riferimento è alla prescrizione che pesa sul processo milanese per corruzione in atti giudiziari e che arriverà nel gennaio dell’anno prossimo. In particolare, dopo l’esame del testimone Marcucci portato avanti dal Pm, i difensori, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo con a fianco il premier presente nell’aula, hanno chiesto ai giudici di potere effettuare oggi soltanto il controesame di Marcucci e poi di poterlo riconvocare in un’altra data per effettuare l’esame da parte della difesa. Il Cavaliere è chiamato di nuovo davanti ai giudici il 16 maggio.

"I magistrati vittime del terrorismo? Eroi" Il premier Silvio Berlusconi definisce eroi i magistrati morti sotto i colpi delle Br. Il premier definisce un "fatto gravissimo che ci sia stato un movimento come quello delle Br" e parla di un "fatto doloroso". Ai giornalisti che lo attorniano fuori dall’aula del tribunale di Milano il premier parla di "valorosi magistrati vittime innocenti" e li definisce "figure quasi eroiche, anzi eroiche a cui va il massimo rispetto e la nostra riconoscenza". 

Bloccato un contestatore Fuori dal tribunale non sono mancati i diverbi tra sostenitori e contestatori. Pietro Palau Giovannetti, presidente della Onlus Movimento per la giustizia-Robin Hood, uscendo dal tribunale, ha urlato ai fan di Berlusconi: "Vergognatevi buffoni", ma è stato letteralmente sollevato di peso dagli agenti delle forze dell’ordine e allontanato dalla polizia.

Mentre veniva portato via, seguito da decine di giornalisti e cameramen, ha continuato a urlare frasi di contestazione all’indirizzo dei sostenitori di Berlusconi, dicendo alla fine: "In questo Paese non si può neanche più parlare". 

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