I sondaggi non mettono bene. Il Pdl restringe la forbice, il Pd perde terreno. Lo scandalo che ha travolto il Monte dei Paschi di Siena sta facendo perdere consensi a Pier Luigi Bersani. Se solo qualche mese fa in via del Nazareno la vittoria del centrosinistra alle politiche era data per certa, adesso analisti e sondaggisti parlano di uno scontro sul filo del rasorio. "Quella per la maggioranza al Senato sarà probabilmente una battaglia all'ultimo voto", ha spiegato Renato Mannheimer sul Corriere della Sera individuando nella Lombardia e nella Sicilia le due battaglie chiave per vincere le elezioni e mettere al sicuro il prossimo governo. Bersani lo sa sin troppo bene e, per portare a casa il risultato, prova a "inciuciare" con Mario Monti nella partita lombarda dove la corsa a Roma si intreccia con lo scontro tra Roberto Maroni, Umberto Ambrosoli e Gabriele Albertini per la presidenza della Regione.
Bersani non usa mezzi termini: lo dice fuori dai denti. Certo, non usa il termine "inciucio". Ma la sostanza è quella. I democratici e i centristi insieme per battere la macchina da guerra messa in campo da Silvio Berlusconi e dalla Lega Nord. Il leader piddì chiede al Professore una riflessione seria sulle regionali lombarde. "Noi abbiamo messo in campo una proposta civica, c’è qualcuno che si chiama Scelta civica, vedi mai che faccia una riflessione - ha detto Bersani - finchè ci si punzecchia è la campagna, poi si ha la sostanza, vince chi arriva primo". I risultati dei sondaggi effettuati negli ultimi giorni fanno infatti notare che l'esito nella maggioranza delle regioni è già scritto. Tuttavia, come sottolinea anche Mannheimer oggi sul Corsera, "le poche che sono ancora in bilico fanno parte di quelle più popolate, che, di conseguenza, assegnano un maggior numero di senatori". Senatori ceh si rivelano, infatti, decisivi per la tenuta della maggioranza a Palazzo Madama. La Lombardia, in primis, a cui vengono assegnati 49 seggi, ovvero il 16% dei senatori eletti. Il fatto che qui si voti anche per il governatore potrebbe influire, in modo massiccio, sul risultato delle politiche. Le inchieste che hanno coinvolto il presidente della Regione Formigoni hanno "rosicchiato" i consensi del centrodestra, ma stando a quanto rilevato dagli analisti Maroni sarebbe, comunque, in testa ai sondaggi.
In questo quadro fortemente in bilico, Bersani cerca di fiondarsi a gamba tesa per stoppare l'avanzata del centrodestra e sbarrare la strada al leader leghista. Così, dopo aver rinvangato i peggiori slogan anti berlusconiani, il segretario piddì prova a stringere un'alleanza con Monti. Un'alleanza che puzza di "inciucio" perché, partendo dalla Lombardia, punta a un accordo più largo a Roma. Presentando un patto con la candidata alle regionali in Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, Bersani parla di "polemica seria e aperta" con il premier uscente: "Finchè ci si punzecchia, sta tutto dentro la logica della campagna elettorale, ma poi si ha la sostanza. Non è una banalità guardare in faccia il rischio che Berlusconi e la Lega tengano ancora il comando in Lombardia. È una cosa seria, una posizione europeista deve fare una riflessione sulla Lombardia".
Dopo aver a lungo tentato un'intesa a livello nazionale, adesso Bersani prova a stringerla a livello locale per riuscire a trainare anche le politiche e mettere al sicuro una Regione fondamentale per contenere la rimonta del Pdl.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.