Roma - Bersani ha trovato l'ennesima ricetta per stanare il Cav. Almeno lui ne è convinto, viste le ultime dichiarazioni rese all'assemblea nazionale del partito democratico. "Il Pd raccoglierà 10
milioni di firme di cittadini per dire a Silvio Berlusconi di andare a casa e le sottoscrizioni verrano
portate a palazzo Chigi l’8 marzo, il giorno della festa della donna". Eccola l'originale strategia di Bersani. Orginale si fa per dire, visto che un precedente recentissimo ha coperto di ridicolo la raccolta firme. Troppo facile ammucchiare firme, se a firmare sono anche i cinesi.
Il precedente Se ne era accorto pure Walter Veltroni nelle ultime primarie nel capoluogo campano. “Ho visto che a Napoli c'erano molti cinesi che votavano: o erano dei cinesi democratici, o c'è qualcosa che non va”, aveva commentato Veltroni. E anche questa volta c'è il rischio che qualcosa non vada. Il leader del Pd mostra i muscoli, non solo al Cav ma anche al suo antagonista interno.
Per D'Alema tutto normale Sulla vicenda napoletana ha detto la sua anche Massimo D'Alema, secondo cui a riguardo sono state scritte tante "sciocchezze" e anche i cinesi sono stati "meno del
miliardo e trecentomila che avrebbe consentito il nostro statuto...". Primarie regolari, dunque? "Non dico questo, spetta agli organi competenti pronunciarsi", ovvero al comitato dei garanti.
Impresa difficile Tornando a Bersani, il suo progetto è a dir poco ambizioso: 10mila gazebo per 10 milioni di firme. Pari a un sesto degli italiani. Ma se da un lato ci sono le firme dall'altro ci sono le procedure del Partito democratico. Troppo blande. Basterebbero nome, cognome e penna pur di esprimere la propria posizione. Ma così facendo la credibilità e l'attendibilità della raccolta non raggiungono livelli molto alti. Un dato che anche ambienti del centro sinistra hanno evidenziato. Come l'editorialista Caldarola che sul Riformista aveva posto l'accento sulla differenza tra firme e voti, preferendo di gran lunga la seconda. Insomma, visti i precedenti e i controlli poco serrati, non ci stupirebbe che a vergare il foglio democratico fossero minorenni, extracomunitari, senza dimenticare i soliti cinesi. O quanto meno le regole non lo impedirebbero. E pur di incassare firme anti Berlusconi ci si potrebbe affidare a chiunque.
Scettico pure Veltroni All'impresa non crede nemmeno Veltroni, il quale ha ricordato a Bersani il risultato di due anni e mezzo fa quando il Pd raccolse poco più di
12milioni di firme. Insomma Bersani è entrato in un vicolo cieco. Dovrà battere il record di Veltroni, dovrà mostrare muscoli tesi al presidente del Consiglio. Ce la farà o dovrà ricorrere anche all'ausilio dei peruviani?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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