«Quando l’apposita spia luminosa si spegnerà, potrete slacciare le cinture di sicurezza. E fumarvi una bella sigaretta...». Non siete sull’aereo più pazzo del mondo, ma su un volo Ryanair. Che, per certi versi, è un po’ la stessa cosa.
Michael O’Leary, proprietario della compagnia low cost, è infatti un drittone che ha imparato i trucchi per abbindolare i mass media e farsi pubblicità gratis. Qualche esempio? Le decine di falsi testimonial «ingaggiati» dalla Ryanair per reclamizzare «offerte-choc»: da Valentino Rossi, a Umberto Bossi; dalla coppia Sarkozy-Bruni ai reali di Spagna: tutti lì a pubblicizzare «pacchetti-viaggio a solo un euro (tasse incluse)». Peccato che nessuno di questi super personaggi ne sapesse nulla: i furbetti della Ryanair giocano infatti sul fattore sorpresa, sperando poi che i big tirati in ballo - una volta scoperta la bufala - facciano finta di nulla. Cosa che accade quasi sempre.
Ma l’ultima trovata escogitata da mister O’Leary per finire in prima pagina non riguarda l’ennesimo vip taroccato, bensì un’iniziativa pro-fumatori. Ecco l’annuncio ufficiale: «Ryanair venderà sui propri voli sigarette “senza fumo”, che somministrano nicotina senza dover essere accese. Identiche nel peso, nell’aspetto e nel tipo di confezione alle sigarette normali, quelle senza fumo verranno vendute in pacchetti da 10 al costo di sei euro l’uno ai passeggeri dai 18 anni in su».
La voce di Stephen McNamara, portavoce dell’aerolinea irlandese, brucia di entusiasmo: «Non producendo fumo queste sigarette non danno fastidio agli altri passeggeri, assicurano un viaggio piacevole e senza stress per tutti, e fanno sì che i non fumatori non si trovino più a fare i conti con fumatori bisognosi di nicotina e di cattivo umore».
Il comunicato della Ryanair smentisce chi accusa Michael O’Leary di aver creato, ad arte, una cortina fumogena a scopi propagandistici: «Le nuove sigarette senza fumo non devono essere confuse con la sigaretta elettronica che è molto più costosa, necessita di ricarica ed emette un vapore simile al fumo delle sigarette».
Il nuovo prodotto inoltre non contiene «tossine o sostanze chimiche - sottolinea il comunicato - ed è innocuo per chi lo usa e per chi gli sta intorno». La Ryanair ricorda poi che un recente sondaggio ha evidenziato come oltre 24.000 passeggeri abbiano espresso il desiderio di fumare durante il volo. Tuttavia fumare sui voli commerciali è stato dichiarato illegale dal 1990. Una «privazione» accettata di buon grado dalla totalità dei passeggeri, anche se scorrendo le rassegne stampa non mancano gli episodi di persone insospettabili beccate nel bagno dell’aereo a fumare o a fare sesso (non necessariamente in quest’ordine). Casi che si sono diradati nel tempo, un po’ perché essere svergognati pubblicamente non piace a nessuno, ma principalmente perché l’infrazione al «no smoking» aereo prevede multe fino a 3mila euro. E sborsare una cifra simile dopo aver tentato di risparmiare scegliendo un volo low cost, probabilmente brucia più di una Marlboro accesa clandestinamente.
«Il no al fumo sugli aerei è un provvedimento che non può in nessun modo essere messo in discussione - spiegano all’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) -. Sul punto sono d’accordo tutte le componenti legate al mondo dell’aviazione civile, senza contare che il 100% dei viaggiatori è d’accordo con un divieto in vigore ormai da quasi 20 anni. Qualsiasi deroga sarebbe improponibile».
Ma la Ryanair insiste: «I non fumatori non dovranno più lottare con i fumatori lunatici quando hanno bisogno di nicotina. Nello stesso tempo diventeremo anche la compagnia aerea preferita dai fumatori». Nulla di nuovo in alta quota: vendere fumo è da sempre la specialità della Ryanair.
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