Rosarno - La squadra mobile di Reggio Calabria ha eseguito diciassette ordinanze di custodia cautelare contro presunti affiliati alla cosca Bellocco della 'ndrangheta. Agli arrestati viene contestato il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. L'operazione, condotta in collaborazione con la squadra mobile di Bologna, non ha nulla a che vedere con gli incidenti accaduti nei giorni scorsi a Rosarno legate alle presenze degli immigrati.
Base operativa a Bologna L'operazione prende spunto da un'indagine della polizia che nel luglio scorso aveva portato all'esecuzione di alcuni fermi nei confronti di affiliati alla 'ndrangheta che avevano realizzato una base operativa criminale a Bologna e in altri centri dell'Emilia Romagna.
Carmelo Bellocco Tra gli arrestati c'è anche uno dei presunti capi dell’omonima cosca di Rosarno della ’ndrangheta. Carmelo Bellocco, al quale il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere perché già detenuto, avrebbe svolto un ruolo di direzione ed organizzazione delle attività criminali della cosca.
Sequestro beni Nell’operazione sono stati sequestrati beni per svariati milioni di euro ed il cui valore preciso è in corso di quantificazione.
Si tratta in particolari di supermercati ed altri negozi a Rosarno intestate a persone non appartenenti alla cosca Bellocco che hanno fatto da prestanome ai reali proprietari. Oltre a Carmelo Bellocco altre quattro persone coinvolte nell’operazione erano già detenute.
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