Blitz della Gdf, presa la banda delle carte clonate: 17 arresti

In manette quindici romeni e due italiani: oltre 10mila le tessere duplicate scoperte dalle Fiamme gialle

La Guardia di finanza ha eseguito oggi 17 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 3 ai domiciliari) nei confronti di 15 cittadini rumeni e due italiani ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla clonazione di carte di credito, frode informatica, furto aggravato, ricettazione, riciclaggio con l'aggravante della transnazionalità dei delitti commessi. Al momento sono state scoperte oltre diecimila carte di pagamento duplicate per un totale di «indebiti prelievi o spese» pari a circa 10 milioni di euro. Le misure per le quali è al lavoro il Nucleo di polizia tributaria sono state emesse dal gip Andrea Antonio Salemme su richiesta del pm Nicola Balice. Secondo quanto riferiscono i finanzieri, le indagini iniziate nel marzo scorso hanno permesso di scoprire a Milano e in provincia di Padova, una serie di bancomat modificate per «leggere» le bande magnetiche e per filmare la digitazione dei «pin» da parte dei clienti. In altri casi, il furto delle credenziali avveniva presso pizzerie e negozi di abbigliamento, i cui titolari compiacenti (ora arrestati) consentivano l'installazione di «pos» opportunamente modificati.

Ottenuti i codici delle carte, la banda li trasmetteva in Romania, dove venivano decriptate per poi permetterne l'utilizzo fraudolento. Uno dei gruppi criminali era anche dedito a furti presso tabaccherie e ricevitorie.

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