Blu-express, la «low cost» romana

È la vera «low cost» di Roma, nata nel 2005 come spin-off di Blu Panorama, la compagnia aerea tutta italiana che opera da undici anni su destinazioni esotiche come Tailandia, Egitto, Honduras, Cuba e Santo Domingo. L’idea di fondare Blu-express.com, con tratte di breve e medio raggio, fu fornita al presidente Franco Pecci dall’allora sindaco di Roma Walter Veltroni, ansioso di sostenere il turismo nella capitale con una compagnia a capitale italiano che fosse più sensibile rispetto alle altre low cost straniere a dialogare con gli enti locali, cosa che non sempre fa la principale concorrente Ryanair, che gioca spesso all’uno-contro-tutti.
Poi Veltroni non si fece più vivo, ma Pecci nel frattempo decise che l’idea era buona e andò avanti. E per fortuna se è vero che oggi Blu-express.com è il secondo vettore per i voli nazionali da e per Fiumicino, con 750mila passeggeri trasportati nel 2009, un fatturato di 70 milioni sempre nel 2009 con un aumento del 104 per cento che ha sostenuto anche le difficoltà che la crisi ha provocato alla sorella maggiore. E soprattutto nessuna voglia di fermarsi. Come dimostra l’inaugurazione, prima di Natale, del primo volo a basso costo per Istanbul, con cadenza quotidiana e arrivo nel nuovo aeroporto Sabiha, collocato nella parte asiatica della città e con la caratteristica di essere il più grande edificio antisismico al mondo. Una novità che è piaciuta molto ai viaggiatori romani ma non solo, che hanno affollato il sito per accaparrarsi i biglietti venduti a partire da 49 euro tasse incluse. Tra Natale e Capodanno il tasso di riempimento è stato del 95 per cento e sul lungo termine dovrebbe andare al di là delle previsioni, fissate al 70 per cento sull’anno. Un successo che ha spinto la compagnia di Pecci a valutare l’ipotesi di potenziare il programma sulla affascinante metropoli turca, raddoppiando i voli. Quanto alle altre rotte, tutte in partenza da Roma Fiumicino e tutte operate con Boeing 737 da 300 e 400 passeggeri, Blu-express.com vola per Nizza tutti i giorni, per Torino cinque volte al giorno, quattro volte al giorno per Catania, tre per Palermo, due per Genova, uno per Brindisi e Lamezia Terme. Poi ci sono collegamenti stagionali verso isole del Mediterraneo come Pantelleria, Lampedusa, Ibiza, Mykonos e Palma de Mallorca.
Nel corso di una recente convention a Port Ghalib, in Egitto, Pecci ha annunciato anche alcune novità che contribuiranno ad ammorbidire la tradizionale rigidità del servizio low-cost: innanzitutto il cosiddetto Repro-Fee, vale a dire la tariffa fissa di 50 euro con cui un passeggero giunto in ritardo di massimo due ore su un volo può «riproteggersi» sul successivo; poi sarà possibile, pagando un supplemento, godere dell’imbarco prioritario; infine è allo studio una misura per rendere più elastiche le limitazioni al bagaglio, da sempre croce (più che delizia) delle compagnie «no frills».

da notare ancora che la compagnia è riuscita a concentrare tutti i servizi (nazionali e internazionali) al terminal T3 di Fiumicino, dove sarà presto aperto un passaggio di sicurezza dedicato, che dovrebbe accelerare i tempi.

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