Capelli lunghi, viso vissuto da ragazzo che ha imparato presto a conoscere il mondo (infatti ha combattuto in Corea); così appare John Mayall sulla copertina del primo storico album dei Bluesbreakers, dove spicca anche un imberbe Eric Clapton. Da quel giorno Mayall, riprendendo la lezione di Alexis Korner, sdogana il blues dalle fumose cantine di Soho (leggi il glorioso Roundhouse) per istituzionalizzarlo e portarlo in giro per il mondo. Il blues, tradizionalmente nero,diventa preda dei giovani bianchi e diventa croce e delizia degli appassionati. Da un lato la scoperta di meravigliosi talenti come Clapton, Jeff Beck, i Rolling Stones e chi più ne ha più ne metta; dallaltro la progressiva emarginazione dei maestri neri.
Al centro di questa rivoluzione musical-culturale cè ancora e sempre John Mayall che, superati i 70 anni (festeggiati tra laltro con un cd e dvd dal vivo con star come Clapton e Mick Taylor e il glorioso trombonisya Chris barber, nume tutelare di tutto il movimento del British Blues)non perde la voglia di sperimentare e domani sera suona, con lultima versione dei Bluesbreakers, allIdropark per «Blues in Idro». Un bilancio sempre in attivo quello di Mayall che, nonostante qualche sconfinamento nel nel funky ( o addirittura sulle montagne russe del pop con il recente Stories)quando è sul palco dimostra la caratura e lautorevolezza del vecchio stregone. Voce non potente ma sporca quanto basta, armonica tagliente e sensuale, chitarra dao tocchi pittorici, tastiere liquide...E poi un carnet di dischi che spazia dai pugnaci Crusade (con cover di ALbert King e Buddy Guy) a Hard Blues passando per le ricercate svolte di Jazz Blues Fusion, Turning Point, Blues From Laurel Canyon.
Se si dà al blues tradizionale qualcuno dice che si ripete allinfinito; se si butta su territori diversi i puristi si lamentano, così Mayall segue la sua strada senza guardarsi dattorno. «Non fatevi ingannare dai capelli bianchi, sono sempre un musicista di strada, vivo per suonare, non per vivere come si fa oggi». E lo dice uno che, per amore del blues, è cresciuto nelle cantine in mezzo ai topi, boicottato dallindustria, finchè questa non scoprì che il blues piaceva ai giovani.
Domani Idropark Fila (ex Idroscalo)
Circonvallazione Idroscalo, 20090
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.