Pierluigi Gardella
Domenica 14 agosto la Confraternita di Santa Chiara a Bogliasco festeggia la sua patrona. Fondata nel 1403 la Confraternita opera ininterrottamente da oltre sei secoli, collaborando con la parrocchia nelle celebrazioni liturgiche e conservando il prezioso patrimonio artistico contenuto nel suo oratorio. La piccola chiesa, che sarà visitabile anche nei giorni precedenti la festa, è uno splendido contenitore di opere d'arte, che vanno da un crocifisso ligneo processionale, unica opera nota di Giovanni Battista Maragliano, ad un settecentesco organo recentemente restaurato, ad una bella serie di dipinti seicenteschi di scuola genovese. Proprio lorgano settecentesco sarà protagonista,questa sera, con un concerto di musiche per organo eseguito da Elisabetta Villa Calcagno, durante il quale sarà possibile ascoltare il pregevole suono di questo strumento restituito allantica funzionalità dopo un accurato restauro realizzato nel 1996 dalla ditta Pedrini di Cremona.
Laltare della chiesa, un pregevole manufatto del primo settecento, per la festa di Santa Chiara sarà adornato con la stupenda collezione di fiori in tessuto conservata dalla Confraternita. Sono fiori realizzati nel XVIII secolo; in genere erano le suore di qualche convento di clausura che li realizzavano utilizzando carta e tessuti raffinati, spesso seta o velluto, ottenendo splendide composizioni come quelle che possiamo osservare nellOratorio di Santa Chiara a Bogliasco.
In occasione della festa saranno anche distribuite le tradizionali focacce benedette, secondo lantica usanza mai abbandonata. La focaccia, o meglio la galletta, era lantico cibo dei naviganti che portavano a bordo grandi quantità di essa per consumarla nei lunghi viaggi. Spesso con essa si mescolava il tonno, la cipolla, le olive, le acciughe e quella antica delizia per il palato dei genovesi che era il «musciame» il filetto di delfino, affumicato, oggi introvabile a causa delle severe limitazioni nella pesca. La galletta era pertanto il cibo simbolo del navigante, che in Santa Chiara aveva scelto la sua protettrice, memore dellepisodio della vita della Santa che dal Convento di Assisi allontanò le orde saracene al soldo di Federico II.
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