Indebitati sì, ma con giudizio. Mutui, prestiti e credito al consumo accelerano complessivamente landatura ma le famiglie italiane non sembrano fare il passo più lungo della gamba. A confermarlo è la rischiosità del mercato, rilevata sulla base dei tassi di sofferenza e di insolvenza, che secondo lultimo Osservatorio sul credito al dettaglio di Assofin-Crif-Prometeia continua gradualmente a ridursi. E anche nel 2006 la qualità del credito migliora rispetto ai due anni precedenti. Di certo, aumentano coloro i quali ricorrono a banche e finanziarie per far fronte a esigenze di consumo, che oggi sono le più varie.
Dal credito per lacquisto dellauto al mutuo per ristrutturare labitazione, dal prestito per le spese scolastiche dei figli a quello per acquistare beni e servizi voluttuari. E una fetta crescente dei prestiti personali è ascritta a segmenti di clientela medio-alti. Non meraviglia allora se, come emerge da unindagine condotta dalla Cgia di Mestre, lindebitamento bancario medio delle famiglie è salito a settembre dello scorso anno quasi dell11% rispetto al 2005, a quota 17.854 euro, e se in cima alla graduatoria delle province più esposte si collocano alcune delle più ricche: Bolzano appare la più indebitata con il sistema bancario, davanti a Lodi e a Siena.
Tra quelle che presentano gli incrementi più marcati, invece, si segnala Reggio Emilia, che aumenta la propria esposizione di oltre il 18%, seguita da Napoli, Caserta e Genova.
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