Il boom delle tasse locali: in 10 anni più 25%

Negli ultimi 10 anni le entrate fiscali a livello centrale sono diminuite dell'1,5%, quelle degli enti locali, invece, sono aumentate del 25,2%. Lo riporta la Cgia di Mestre, sottolineando che la crescita delle tasse locali è comunque molto più contenuta di quanto avvenuto in precedenza quando l'incremento, rispetto al decennio precedente, toccava punte superiori al 100%: «Grazie alla stabilizzazione degli importi richiesti dagli enti locali ai propri cittadini - spiega il segretario dell'Associazione degli artigiani di Mestre Giuseppe Bortolussi - e all'abolizione dell'Ici sulla prima casa avvenuta nel 2008, la crescita ha subito una brusca frenata».
In termini assoluti, precisa la Cgia, l'Amministrazione centrale ha diminuito gli incassi passando dai 344,29 miliardi di euro del 1999 ai 339,24 del 2009. I dati, ricordano gli artigiani di Mestre, sono a prezzi costanti, ovvero al netto dell'inflazione e, per avere un raffronto con la crescita economica del Paese, basta osservare che il Pil nello stesso periodo è cresciuto del 9,1%. Le imposte locali, invece, sono passate dai 74,98 miliardi di euro del 1999 ai 93,88 miliardi del 2009. Pur costituendo solo il 21,6% del gettito complessivo, le tasse locali mantengono una crescita di tutto rispetto, anche se tra il 2008 e il 2009 (a fronte dell'abolizione dell'Ici sulla prima casa) sono diminuite dell'11,1%. «Sicuramente molte amministrazioni locali continuano a mantenere alte le tasse sui propri cittadini - commenta Bortolussi - e non sempre alle imposte pagate corrispondono dei servizi qualitativamente e quantitativamente accettabili.
Tuttavia va ricordato che negli ultimi anni, soprattutto i Comuni hanno assunto un gran numero di nuove competenze e di nuove funzioni senza ricevere in cambio un corrispondente aumento dei trasferimenti, anzi». Secondo Bortolussi, la situazione dei nostri conti pubblici a livello nazionale «ha costretto lo Stato centrale a ridurli progressivamente, creando non pochi problemi di bilancio a tante piccole realtà amministrative locali che si sono difese aumentando imposte e tasse locali».

Quali soluzioni per invertire questa tendenza? Per Bortolussi non ci sono dubbi: «accelerare il più possibile la riforma sul federalismo fiscale che, da un lato, responsabilizzerà maggiormente gli amministratori locali e, dall'altro, consentirà a questi ultimi di trattenere sul loro territorio gran parte delle risorse prodotte dai propri concittadini».

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