Aveva tentato di scappare, protetto dal suo bunker di lamiera, sperando di potersi lasciare alle spalle il bimbo di otto anni, schiacciato dalle ruote del suo Suv. Ma qualcuno, a via da Meta, in zona La Rustica, ha fatto in tempo a trascrivere la targa e segnalarla alla polizia.
Gli agenti del commissariato Prenestino hanno iniziato subito le ricerche dellauto, fino al ritrovamento, avvenuto ieri, in via Matteo Civitalli. Quando il proprietario del fuoristrada, Vincenzo Masi, ha visto arrivare gli uomini in divisa, si è dato alla fuga. Da ulteriori accertamenti è emerso, però, che non era lui al volante della Hyundai che ha travolto il bambino. Il pirata, arrestato per omissione di soccorso e favoreggiamento, è, invece, suo cognato, Claudio Amatucci. Ma, allora, perché fuggire? Insospettiti dalla reazione di Masi, i poliziotti hanno deciso di perquisire la sua abitazione, nonostante il rifiuto a collaborare da parte di parenti e vicini. Tanto che hanno dovuto chiedere aiuto ai vigili del fuoco, per entrare dalla finestra e scoprire cosa si nascondeva nellappartamento: 200 grammi di cocaina, materiale da taglio e un fucile fornito di munizioni, detenuto illegalmente. A fornirgli altri indizi, suo malgrado, è stata Ramona Amatucci, sorella della convivente di Masi, Mirella. Dalle tasche della donna sono spuntate, infatti, le chiavi di casa di Masi. Eppure, Ramona non lo aveva rivelato agli agenti, motivo che li ha spinti a passare al setaccio anche la sua abitazione.
La sorpresa, stavolta, sono stati 5 grammi di hashish diviso in dosi, alcune nascoste nella stanza del figlio, un coltello e 300 euro guadagnati dal traffico di stupefacenti. Anche per lei sono scattate le manette, con laccusa di favoreggiamento e detenzione ai fini di spaccio.
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