Da Borriello a Milito, il Genoa volta pagina

Da Borriello a Milito, il Genoa volta pagina

La prima di Milito, la prima stagionale del Grifo al Ferraris, la prima di Borriello contro anche se solo in panchina. Tanti sono i significati di una partita che dal 29 gennaio 1995 non è più la stessa a causa dell'omicidio di un tifoso rossoblu che ha avuto un colpevole, ma nessuna autentica scusa. È anche per questo che Genoa-Milan in programma oggi al Ferraris non vedrà presenti i tifosi rossoneri. Ci sarà comunque una buona cornice di pubblico visto che, con il secondo miglior risultato di sempre per quanto riguarda gli abbonati oltre 22mila, ci saranno anche 4mila paganti che offriranno senza dubbio un bel colpo d'occhio.
Quello che sperano di offrire in campo anche i Gasperini Boys. «Siamo in tanti e sarà una giornata speciale, almeno per me» ha confessato Diego Milito ieri prima della rifinitura rigorosamente a porte chiuse. Gian Piero Gasperini ha provato la formazione anti Milan studiando possibili contro mosse ad una corazzata in difficoltà. «Marcare a uomo Ronaldinho non sarebbe una mossa antidiluviana» ha rivelato il tecnico di Grugliasco anche se questo sarebbe un po’ come sconfessare il proprio credo tattico. E allora è facile immaginare che alla fine il modulo resti lo stesso con qualche variazione nei compiti, magari con Gasbarroni chiamato nella fase difensiva a inibire il gioco che parte dai piedi di Pirlo.
Gasperini dovrebbe affidarsi a quelli con cui finora ha lavorato di più. L'unico vero ballottaggio sembra esserci in attacco tra Palladino, apparso in crescita, e Sculli in grado di garantire maggiore copertura. Nella lista dei ventuno convocati non c'è Paro, alle prese con un ginocchio che sembra essere tornato a dare fastidio, mentre compaiono Brivio e il serbo Jankovic arrivati nell'ultimo giorno di mercato con Milito. Escluso Figueroa, sempre più prossimo al ritorno in Argentina. L'ultima volta che il Genoa vinse al Ferraris contro il Milan otto dei giocatori presenti attualmente nella rosa rossoblu da Criscito a Bocchetti, da Vanden Borre a Roman non erano ancora nati. Era il 15 aprile 1984 e nell'ultimo quarto d'ora prima Onofri, con l'unica rete negli otto anni al Grifo, poi Briaschi dal dischetto regalarono al Grifone un successo storico.
Sul fronte del mercato, infine, l'inizio della prossima settimana potrebbe regalare un ultimo colpo per il Genoa.

Né Davids né Gravesen, ma il brasiliano Thiago Motta che, svincolatosi dall'Atletico Madrid, potrebbe arricchire il centrocampo se le visite mediche a cui è stato e verrà sottoposto (in passato è stato operato per ben due volte al ginocchio, ndr) daranno esito positivo. Ma anche se il Genoa riuscirà a respingere l’ultimo assalto dell’Everton per il centrocampista. Genoa (3-4-3) Rubinho; Biava, Ferrari, Criscito; Rossi, Milanetto, Juric, Modesto; Sculli, Milito, Gasbarroni.

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